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Testo di assaggio

Odi e canzoni
di
Vincenzo Monti

Letteratura italiana Einaudi

Edizione di riferimento:
in Opere scelte, a cura di Cesare Angelini, Rizzoli, Milano 1940

L'ARCADE.

1

all'amica.
Finché l'etá n'invita Cerchiamo di goder. L'Aprile del piacer Passa e
non torna. Grave divien la vita Se non ne cogli il fior. Di fresche rose Amor
Solo s'adorna. A che vantar, mia cara, Del cor la libertá? Cotanta vanitá, Ben
mio, disdice. I nostri cuori a gara Lasciamo delirar. Chi sa fervente amar Solo
...6

Sì vaga e graziosa, Che, vederla e trafitto Non sentirsi, è delitto. Io ritrarla
vorrei In colori febèi; Ma di Febo il colore Troppo langue, e minore Del
soggetto gentile Si smarrisce lo stile. Pur su l'aonie carte Adombreronne in
parte La sembianza divina. Non sdegnarti, e perdona, O beltá peregrina, Se di te
parla, e suona Presuntuosa e frale Una lingua mortale. Ma qual dei vanti tuoi
Dirò prima, e qual poi? Di mie semplici rime Abbia il bel crin le prime.
...
[Fine del testo di assaggio]


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