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Testo di assaggio

David Michie

Il gatto del Dalai Lama e il potere del miao

Il mondo è pieno di persone che non conoscono la meditazione, che la praticano solo di tanto in tanto o che, pur avendo letto decine di libri sull’argomento, l’hanno abbandonata. È così anche per Rinpoche, la gatta del Dalai Lama, che con sua somma vergogna non ci è mai riuscita. I suoi pensieri finiscono sempre per vagare alle leccornie che mangerà o a quel fastidio alla zampa posteriore – come se delle pulci la distraessero in continuazione. Eppure è una delle creature più vicine al Dalai Lama e alla sua illuminata presenza…
...In genere, noi gatti siamo considerati esseri consapevoli che vivono sempre nel presente. Se è vero, però, che possediamo una grande capacità di concentrazione, soprattutto quando si risveglia il nostro istinto predatorio, è altrettanto vero che trascorriamo molto tempo a pensare. Senza darlo troppo a vedere. Ma, in fondo, quanti dei tuoi pensieri sono visibili? E se lo fossero, dimmi, di grazia: ti rimarrebbe qualche amico?!
...
[Fine del testo di assaggio]


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