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Supplementi autore Markaris Petros


Cenni biografici su Petros Markaris

Petros Markaris nasce a Istanbul, in Turchia, da padre armeno, di professione imprenditore, e da madre greca. Compie i propri studi presso il St. Georgs-Kolleg[2] di Istanbul e, una volta conseguito il diploma, studia economia presso le Università di Vienna e di Stoccarda. Facendo parte della minoranza armena per parte di padre, per molti anni non ebbe alcuna cittadinanza[3]; stabilitosi in Grecia, ad Atene, nel 1964, acquisí la cittadinanza greca soltanto nel 1974, poco dopo la caduta del regime dei colonnelli, assieme al resto della minoranza armena residente nel Paese balcanico[3].
Markaris parla e scrive in greco, turco e tedesco. Ha tradotto in greco diverse opere teatrali tedesche, tra cui i due Faust di Goethe e Madre Coraggio di Brecht.
Sceneggiatore e autore di teatro, ha collaborato con Theo Anghelopulos. Questo aspetto è ripetuto pedissequamente in tutte le biografie, ma senza precisare la qualità e la quantità di questa collaborazione né concretamente quale contributo Markakis abbia dato, posto che il regista che ha diretto i detti film rimane sempre e solo Anghelopulos, cui va attribuita la sola paternità delle scenografie e sceneggiature, come è ricordato nei titoli in coda di tutti i suoi film. Tra questi contributi di Markakis alle citate sceneggiature è ricordata quella del film L'eternità e un giorno, Palma d'oro al Festival di Cannes 1998. Durante la lavorazione del film, Markaris ha tenuto un diario pubblicato in Grecia nell'ottobre 2000.
Il suo primo romanzo, «Ultime della notte», è stato adattato per una serie poliziesca di grande successo alla televisione greca.

Il commissario Charitos

Il cognome greco del personaggio principale è Cháritos (nel greco moderno la lettera χ, translitterata come ch- , va pronunciata come una c aspirata, alla maniera un po' della fonetica fiorentina nella pronuncia della parola casa)
La celebrità di Markaris in Europa è soprattutto legata alla figura del commissario Kostas Charitos, definito dalla critica internazionale «il fratello greco di Maigret» e «il Montalbano di Atene» per la vicinanza col personaggio di Andrea Camilleri, attivo come lui nell'area mediterranea.Queste definizioni però indicano già per sé i limiti di originalità del personaggio del Commissario Charitos, che viene infatti qualificato con un rinvio a romanzi di altri autori più celebri.
Kostas Charitos è il protagonista di una serie di libri (15 romanzi e alcune serie di racconti fra cui la raccolta I labirinti di Atene), che sono stati tradotti in italiano, inglese, tedesco, spagnolo e turco.
Il commissario - che racconta in prima persona - fa parte della squadra omicidi ateniese. Come libri possiede praticamente soltanto vocabolari che consulta per rilassarsi, spesso in orari che dovrebbe dedicare al sonno. Nei racconti è accompagnato spesso da personaggi di poco spessore o decisamente marginali per la comprensione del romanzo, come la moglie Adriana, litigiosa, pessimista, sentenziosa e tv dipendente, ma apprezzata cuoca e molto amata, dalla caparbia figlia Caterina, prima studentessa di legge e poi tirocinante, a cui da un certo punto dei racconti si aggiungerà il fidanzato e in seguito marito Fanis, medico ospedaliero. Decisamente di maggior rilievo nella trama delle storie del commissario Charitos è il capo Ghikas, che appare con un ruolo fondamentale nelle attività investigative sin dai primi racconti, e da alcuni collaboratori di polizia.
L'altro personaggio costante in questa narrativa è l'Atene moderna, afflitta da eterni ingorghi, urbanizzazione dissennata, burocrazia infingarda, piccola e grande corruzione, di cui Markaris descrive puntigliosamente i percorsi, con la precisione di itinerari turistici.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina di Petros Markaris su Wikipedia.



Testo di assaggio


Markaris Petros: Kostas Charitos. 04 - La lunga estate calda del commissario Charitos
Grandezza del file: 605 kb
Informazioni sull'autore
Approfondimenti sull'opera

PETROS MARKARIS,

LA LUNGA ESTATE CALDA DEL COMMISSARIO CHARITOS.

Traduzione di Andrea Di Gregorio.

2007 RCS Libri S.p.A., Milano.
Prima edizione Bompiani marzo 2007.

Quando un gruppo di terroristi si impossessa di un traghetto con trecento passeggeri a bordo, il commissario Charitos capisce subito che non sarà un caso come gli altri: su quella nave c’è sua figlia Caterina. Inizia così un’indagine che mette con le spalle al muro Charitos, che questa volta deve stare a guardare impote
...nel caso di un attentato terroristico come un'azione giuridicamente
paragonabile alla privazione della vita che ha come
movente l'asportazione di beni di proprietà della vittima?"
"Ma cosa studia a fare?" mi dicevano i colleghi in Centrale.
"Fosse un ragazzo, d'accordo. Un ragazzo deve fare carriera
perché domani si sposerà, metterà su famiglia. Ma una ragazza?
Iscrivila alla scuola di polizia, la faranno entrare di ruolo da
qualche parte e avrà uno stipendio sicuro per tutta la vita.
...
[Fine del testo di assaggio]


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