Testo di assaggio

Francesco Guccini

Tre cene

«Non aspettatevi grandi avvenimenti dalle cose che andrò raccontando, fulminanti colpi di scena come agnizioni improvvise o finali drammatici o misteri iniziali che poi, a poco a poco, logicamente sgretolati dalle deduzioni di un abile investigatore, si dipanano e si mostrano in tutta la loro enigmatica chiarezza»: così ci avverte Francesco Guccini, in apertura del primo dei tre racconti che compongono questo libro. «È semplicemente la storia di una cena, e
...tutto nella rovina, e le siepi di bosso ormai inutili, a perdersi ai margini del bosco. Ma allora era diverso e tutto era abitato e vivo anche se, quando si dice “pieno di gente”, parliamo sempre di neanche un migliaio di persone, sparse lungo i fianchi di una vallata che improvvisamente si apriva e diventava, da montagna, collina; non si pestavano i piedi, insomma, e la vegetazione che adesso, incolta e più selvatica, ha preso tanta parte, anche allora iniziava appena lì, fuori paese.
...
[Fine del testo di assaggio]


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