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Martedì 10 dicembre 2024


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Gestione dei menĂ¹ a Ribbon

(cartella radice)


Francesco Melis

Gestione dei menù a ribbon

(Revisione 2021)

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Questo articolo è una revisione di un mio vecchio articolo postato nelle liste di discussione dei non vedenti nel lontano 2014. La revisione di alcuni punti della trattazione viene incontro alle modifiche strutturali apportate nel tempo alle strutture del sistema operativo e dei programmi applicativi rispetto al momento in cui scrissi queste righe nel 2014.

Con l'uscita della versione 2007 e successive di Microsoft Office ha fatto la sua comparsa una nuova modalità di gestione dei menù dei programmi applicativi della suite: la cosiddetta gestione a "Ribbon" o a barra multifunzione. Questa modalità va a sostituire la classica gestione dei menù a tendina caratteristica della versione precedente, la ben nota e familiare Microsoft Office 2003. Microsoft inoltre sta introducendo, in maniera progressiva, questa nuova modalità di gestione dei menù anche in altri strumenti come il Wordpad. Il classico strumento di scrittura di files di testo Notepad, conosciuto dagli utilizzatori anche come Blocco Note, per la sua povertà di funzioni, invece, continua a mantenere la sua struttura di menù a tendina classico (dicembre 2021).

Differenza di struttura dei menù a Ribbon rispetto alla classica gestione dei menù a tendina

In questo testo verranno usati indifferentemente i termini "Ribbon" e "Barra multifunzione". Essi sono da ritenersi sinonimi. Per descrivere la nuova struttura a ribbon mi servirò di un'altra struttura, già familiare agli utilizzatori del sistema operativo Windows, e che presenta forti analogie con la gestione a ribbon: la struttura delle finestre multipagina, o finestre multischeda. La finestra multipagina, o multischeda, è quella struttura, presente di frequente specialmente nelle finestre di dialogo di impostazione, ove compaiono nella riga in alto della finestra delle linguette, chiamate dalla sintesi vocale "Pagina" o "Tab", (da non confondere con il tasto tabulatore). Ad ogni linguetta, o Tab, è associata, e ne è parte integrante, nella parte bassa della finestra, una pagina, o scheda, contenente al suo interno le opzioni relative. In ogni momento è visibile solo una scheda, quella associata alla linguetta che in quel momento è stata selezionata. Le altre schede sono nascoste sotto quella che in quel momento è a vista. Come è noto, in queste strutture multischeda, con il comando Control Tab si passa da una scheda all'altra che così viene portata in primo piano. Il comando Control Tab consente di passare alla scheda successiva, rispetto a quella nella quale ci si trova, da qualsiasi punto ci si trovi ad operare all’interno della scheda. All'apertura di una finestra di dialogo multischeda vi è sempre una scheda aperta di default. Muovendosi con il tasto Tab si esaminano ciclicamente le diverse voci presenti nella scheda. Dopo l'esame dell'ultima voce il tasto Tab porta il focus sulla parte alta della finestra, quella dove sono riportate, in orizzontale, le diverse linguette corrispondenti alle varie schede. In questa condizione, cioè con il focus su una delle linguette, lo spostamento può avvenire, oltre che con il tasto control tab, anche con la freccia sinistra o destra che automaticamente farà sì che venga aperta la scheda precedente o successiva. Una volta raggiunta un'altra linguetta si può procedere all'esame delle opzioni della scheda relativa sottostante con il tasto tab. L'apertura delle schede è automatica nel momento stesso in cui il nome della linguetta viene vocalizzata dall'ausilio, cioè quando il focus si è portato su di essa. Lo spostamento da una scheda all'altra con il control Tab può essere effettuato in qualunque momento ed in qualunque circostanza, cioè in qualsiasi punto si trovi il focus all'interno di una scheda. Lo spostamento con le frecce sinistra e destra per passare da una scheda all'altra invece può avvenire solo se il focus si trova su una delle linguette cioè nella riga in alto. Lo spostamento fra linguette può essere, come spesso è, ciclico, cioè dopo l'ultima linguetta si passa, con il tasto freccia a destra, direttamente alla prima. Talvolta invece non è ciclico e per spostarsi dall'ultima linguetta alla prima bisogna fare marcia indietro con la freccia sinistra tutto il percorso delle linguette fino ad arrivare alla prima. Dopo questa lunga digressione per la descrizione di una finestra multischeda vediamo quali sono le similitudini con i menù a ribbon. La struttura a ribbon è molto simile alla struttura della finestra multischeda. Al momento descriverò questa struttura e dopo descriverò altre strutture ausiliarie a corredo presenti nelle finestre dei programmi applicativi che usano la gestione a ribbon. Nella parte alta della finestra del programma che per i menù usa la gestione a ribbon vi è una riga orizzontale che è in pratica identica alla riga delle linguette della finestra multischeda. In effetti al di sopra di questa riga delle linguette c'è la prima riga della finestra con altre cose che descriverò più avanti. La riga delle linguette, a cui si accede con il tasto ALT, si chiama ribbon superiore, o barra multifunzione superiore. E' la prima cosa che viene vocalizzata quando si preme il tasto Alt. Sotto la riga del ribbon superiore c'è, ma volendo si può anche nascondere agendo sulle impostazioni, la barra multifunzione inferiore, o ribbon inferiore. Il ribbon superiore corrisponde alla riga delle linguette ed il ribbon inferiore corrisponde al contenuto della scheda relativa alla linguetta selezionata come nelle finestre multischeda tradizionali. Mentre le schede delle finestre multischeda tradizionali occupano una vasta area dello schermo ed hanno forma tendente alla forma quadrata, la riga del ribbon inferiore invece ha la stessa larghezza in orizzontale della riga del ribbon superiore e della finestra, ma altezza in verticale molto inferiore all'area effettiva occupata dalle comuni schede, essendo di poco maggiore come altezza alla riga del ribbon superiore. A video ribbon superiore e ribbon inferiore occupano sempre lo stesso spazio in larghezza. Il ribbon inferiore è un po' più alto perché deve contenere tutte le opzioni relative e più avanti vedremo come sono organizzate e come sono raggiungibili. Quando si seleziona una delle linguette del ribbon superiore, automaticamente, se la riga del ribbon inferiore non è stata impostata come nascosta, viene aggiornato il suo contenuto. In tal modo il ribbon inferiore riporta sempre a video le varie voci che corrispondono alla linguetta scelta nel ribbon superiore. Per spostarsi fra le linguette del ribbon superiore si usano esclusivamente le frecce sinistra e destra. Il comando control tab, in questo caso, a differenza delle comuni finestre multischeda, non fa passare da una scheda all’altra ma restituisce un comportamento simile alla pressione del semplice tasto Tab. Control Tab fa passare al primo campo della scheda multifunzione inferiore e così via ai campi successivi, salvo fermarsi, senza permettere di avanzare, se si incontra un campo composito come una casella combinata o un campo di editazione. Se ne sconsiglia quindi l’uso per la scarsa utilità del comando. Un modo alternativo, e molto efficiente, per portarsi direttamente ad una determinata linguetta del ribbon superiore è quello di digitare il comando rapido relativo. Sul ribbon superiore di Microsoft Office Word (con riferimento alla versione 2016), compaiono nell'ordine, da sinistra a destra, le seguenti voci, o linguette: File, accessibile direttamente con alt F Home, accessibile direttamente con alt H Inserisci, accessibile direttamente con alt C Progettazione, accessibile direttamente con alt A Layout, accessibile direttamente con alt L Riferimenti, accessibile direttamente con alt D Lettere, accessibile direttamente con alt W Revisione, accessibile direttamente con alt R Visualizza, accessibile direttamente con alt N Sviluppo, accessibile direttamente con alt Q Guida, accessibile direttamente con alt E

Oltre a queste schede ci potrebbero essere anche altre schede aggiuntive se sono stati installati, e integrati, in Word dei programmi complementari aggiuntivi. Nella versione di Word installata sul mio computer, per esempio, compare la scheda di "MathType", che è un programma di scrittura in nero della matematica che mi permette di scrivere, e integrare in Word, formule matematiche sofisticate che con il semplice Word non sarebbe stato possibile. Si tenga anche conto, poi, che l’assegnazione dei comandi di tastiera, così come elencato in precedenza, non è un fatto stabile e immutabile nel tempo. Con il tempo i produttori di software, per necessità operative e progettuali, potrebbero cambiare il comando di tastiera relativo a qualche funzione rispetto al comando assegnato in passato.

Spostamento del focus al ribbon inferiore

Una volta scelta la linguetta desiderata nel ribbon superiore, come si è detto, nel ribbon inferiore compare automaticamente l'insieme delle funzionalità relative a quella linguetta. Per esempio, alla voce "Home" del ribbon superiore corrisponde, di sotto, un ribbon inferiore che riporta tra le altre le voci: copia, taglia, incolla, copia formato, font, dimensione carattere ecc... Per passare dal ribbon superiore al ribbon inferiore si digita il tasto Tab o il tasto freccia giù. La sintesi vocale darà una serie di informazioni al raggiungimento del ribbon inferiore. Vediamo ora, prima di proseguire nelle manovre di navigazione sui ribbon, come sono strutturati i ribbon inferiori dal punto di vista dell'informazione contenuta. Sinteticamente potremo dire che nei ribbon inferiori compaiono tutte quelle che erano le opzioni e le funzionalità presenti nei menù delle versioni di Office precedenti più quelle introdotte in tempi successivi. Nei menù classici a tendina di Microsoft Office versione 2003 nei menù vi erano raccolte, con una spiccata e razionale categorizzazione, delle funzionalità che in qualche modo risultavano fra loro omogenee. Ora non è più così. Nel ribbon inferiore di Home, per esempio, compaiono: incolla, copia, taglia, copia formato, font, dimensione del carattere, grassetto, corsivo, colori, colori di sfondo, allineamenti vari del paragrafo, interlinea, rientri, stili del paragrafo, trova, sostituisci, seleziona. Come si vede sono stati mescolati elementi che prima si trovavano nel menù formato e modifica e forse pure qualcun altro. Vediamo come sono strutturati in generale i ribbon inferiori. Il ribbon inferiore, come detto, si presenta come una striscia orizzontale che copre all'incirca tutta la larghezza della finestra. Esso è suddiviso, da delle sottili linee verticali, in sezioni che lo screen reader Nvda chiama "Gruppi". Ogni gruppo ha una ampiezza in orizzontale variabile in funzione di quanti oggetti sono presenti al suo interno. Ogni sezione, o gruppo, contiene al suo interno, organizzate in modo molto variabile, delle icone rappresentative delle funzionalità presenti. Ogni gruppo contiene insiemi di funzionalità in qualche modo omogenee fra loro. Per esempio nel ribbon inferiore Home, il primo gruppo, che viene chiamato "Appunti", contiene le classiche copia, taglia, incolla, copia formato più un pulsante che permette di gestire il contenuto parziale degli appunti. Un altro gruppo si chiama "carattere" ed è il contenitore delle funzionalità che nel vecchio Office 2003 erano riportate nel menù formato/carattere. La distribuzione delle icone delle funzionalità nei gruppi è quanto mai varia ed in generale è una struttura di icone organizzata a griglia di più righe e colonne. Può essere una lista orizzontale, una distribuzione su più colonne, una distribuzione su più righe, possono essere presenti dei pulsanti che attivano dei menù a tendina come erano i menù classici. Entro questi menù alcune voci potrebbero richiamare dei sottomenù ai quali si accede con freccia destra ecc... possono comparire delle caselle combinate, dei pulsanti radio, della caselle spin editazione ed, insomma, tutto l'armamentario delle strutture presenti in una finestra di dialogo. L'ausilio non mancherà di notificare l'utilizzatore sul tipo di controllo e quindi le azioni successive da intraprendere saranno conseguenti e non è il caso che le ripeta in questa sede. Una cosa ritengo interessante qui sottolineare. In alcuni di questi gruppi, come il gruppo "carattere", il gruppo "paragrafo" ed altri, compare, come ultimo oggetto del gruppo, un pulsante chiamato dallo screen reader Nvda "pulsante visualizza la finestra di dialogo ..." o diciture equivalenti ed esplicative. Premendo il pulsante suddetto si apre una finestra che nel caso del gruppo carattere è esattamente la finestra formato/carattere di Office 2003 più eventuali aggiunte di funzionalità. Ovviamente in queste finestre di dialogo che si aprono possono comparire delle strutture multischeda, come nella finestra di dialogo formato/carattere o formato/paragrafo di Office 2003. In questo caso mi sembra inutile sottolineare che la navigazione in queste finestre rientra nel vecchio stile con il comando control tab ecc... come descritto in precedenza quando si sono introdotte le finestre di dialogo multischeda.

Navigazione nel ribbon inferiore

Come detto si scende dal ribbon superiore al ribbon inferiore con il tasto Tab o con il tasto freccia giù. L'ausilio fornirà immediatamente le informazioni minime, necessarie e sufficienti per operare. Verrà vocalizzato il nome del gruppo ed il nome della prima delle funzionalità incontrate nel gruppo. Lo spostamento alle altre funzionalità presenti nel ribbon inferiore, eventualmente di gruppi più in avanti sulla destra può avvenire con due modalità. Se si ha già padronanza della dislocazione delle funzionalità presenti nei diversi gruppi del ribbon si può avanzare celermente usando freccia a destra, quantunque lo ritenga un metodo da utilizzare solo se si ha una discreta conoscenza e padronanza. Lo spostamento con freccia a destra consente uno spostamento che "taglia" in orizzontale il gruppo e consente di attraversare il ribbon orizzontalmente in modo abbastanza rapido ed efficiente. Mi spiego meglio. Se un gruppo è strutturato su più righe di icone lo spostamento con freccia a destra taglia il gruppo navigando sulla prima riga delle icone fino ad arrivare presto al secondo gruppo disinteressandosi delle icone delle righe successive del gruppo. In questo modo si naviga celermente ma vi sono delle piccole cautele da adoperare. Se nell'avanzamento orizzontale con freccia a destra si raggiunge una casella combinata come la casella della scelta del font, l'ulteriore avanzamento con freccia a destra porta il cursore alla fine della casellina della prima voce del font, "Calibri (corpo)", si imposta in editazione, e li si blocca!. Per andare avanti allora occorre muoversi con il Tab che "scavalca" la casella combinata e permette di procedere quindi ancora con la freccia a destra... almeno fino al prossimo intoppo! Per chi invece non è un'aquila con i ribbon, consiglio di utilizzare solo il tasto Tab. Con il tasto Tab, a costo di sentire tutta l'elencazione di tutte le icone del gruppo, e dei gruppi successivi, si avanza verso destra verso gli altri gruppi e prima o poi la funzione che interessa si trova. In alternativa ci sono sempre i comandi rapidi da tastiera che richiamano automaticamente una determinata funzione ma fino al momento che si memorizzano quelli che interessano il metodo del tasto Tab risolve egregiamente. Quando con il tasto tab si raggiunge l'ultima delle icone dell'ultimo gruppo del ribbon andando oltre verrà annunciato il nome del pulsante "riduci ad icona barra multifunzione", o diciture equivalenti in dipendenza anche della versione dello screen reader in uso, che consente di nascondere il ribbon inferiore (cioè la barra multifunzione inferiore). In questo modo, nascondendo la barra multifunzione inferiore a video comparirà solo il ribbon superiore (cioè la barra multifunzione superiore). In questa condizione andando al ribbon superiore con il tasto Alt, per poter navigare fra le icone del suo ribbon inferiore occorre interagire con la linguetta premendo spazio o invio. Con la pressione del tasto alt o invio si ripresenta il ribbon inferiore e si può navigare fra le sue funzioni con il tasto Tab come già detto. In ogni caso, se la barra multifunzione inferiore è disattivata, ogni volta che si richiama il ribbon superiore, per richiamare il ribbon inferiore di una delle linguette occorrerà sempre interagire con spazio o invio. Il mio consiglio è di tenere sempre visibile la barra multifunzione inferiore. Andando ancora oltre con il tasto tab si incontrano altre strutture complementari presenti nella parte alta della finestra, come l'icona del punto interrogativo che da l'help del programma, o la casella di ricerca, interruttore di condivisione ecc... di interesse minore. Andando ancora oltre con il tab, prima di rientrare nuovamente nella prima delle linguette all'estrema sinistra, si passa per una piccola barra che si trova nella primissima riga della finestra. Come detto in precedenza nella finestra del programma sono presenti altre strutture. Nella prima riga della finestra, a cominciare dall'angolo in alto a sinistra, accanto all'icona dell'applicazione, vi è una piccola barra chiamata dallo Screen Reader Nvda "Barra di accesso rapido, barra degli strumenti ". Qui compaiono le icone del pulsante "Salva", "Annulla", "Ripristina", ed il pulsante "personalizza barra degli strumenti". Questa barra è raggiungibile, quindi, procedendo con il tasto tab oltre l'ultima voce del ribbon inferiore oppure, partendo dal ribbon superiore, con il tasto freccia su ma solo se si parte dalla linguetta "home", "inserisci" e "File" che descriverò più in avanti nel testo. C'è da sottolineare, inoltre, che i vecchi comandi rapidi che in Office 2003 richiamavano alcune funzionalità continuano ad essere operativi. Per esempio control U richiama ancora la funzione dimensione del carattere, il comando control O richiama la scelta del Font ecc... Come accennato, compare anche una voce File che riporta le classiche voci del menù file tradizionale. Ad esso si accede direttamente con il comando Alt + F. Esso in effetti è la primissima voce della riga del ribbon superiore, immediatamente prima della linguetta "home". Essa però ha una natura ed un comportamento che fa eccezione rispetto alla logica a ribbon descritta. Intanto una prima differenza rispetto alle altre voci del ribbon superiore è che alla voce "File" non è associato alcun ribbon inferiore. La voce file che è raggiungibile con alt + F oppure con alt e poi con la freccia a sinistra viene denominata dallo screen reader Nvda "Scheda File, pulsante". Quindi la natura della voce File non è omogenea con la natura della linguetta Home, Inserisci ecc... ma viene definita come "pulsante". Premendo spazio, o invio, o freccia giù, in effetti si apre a tutti gli effetti quello che era il menù file con la tendina dei comandi normale in senso verticale. Anche qui comunque ci sono delle piccole eccezioni. A parte le voci salva, salva con nome, apri, chiudi, opzioni, esci che sono voci semplici sulle quali si dà invio per attivarle, le altre voci che nel vecchio menù file venivano denominate come "sottomenù" e che si aprivano con freccia a destra, adesso vengono definite come linguette di una finestra multischeda. Stavolta però le schede relative sono messe a destra della lista verticale del menù file. Esse comunque si attivano immediatamente aprendosi non appena si passa scorrendo nella tendina con la freccia giù o su. Volendo interagire con le diverse voci di queste schede, per esempio la scheda di stampa, basta andare con il tasto tab per ispezionare tutte le voci di queste schede. Per uscire da queste schede si può confermare l'operazione di stampa, o quello che sarà, oppure con il tasto esc che riporta in editazione. Per uscire dai ribbon e ritornare in editazione si digita il tasto Esc. Agli inizi dell’introduzione dei menù a barra multifunzione, attorno all’anno 2014, non vi era possibilità di passare dal ribbon inferiore al ribbon superiore per andare a scegliere un'altra scheda. Occorreva dare Esc e poi ricominciare da capo con il tasto Alt. Attualmente, fine anno 2021, la funzionalità è cambiata, e migliorata, per cui si può passare dalla barra multifunzione inferiore a quella superiore semplicemente premendo il tasto freccia su. L’accesso in un momento successivo della stessa sessione di lavoro al ribbon superiore riporterà il focus sull'ultima voce usata.

Difficoltà nella gestione dei menù a ribbon

Riferendosi all'ambiente del Sistema Operativo Windows 10 ed in particolare alla finestra delle risorse del computer, si presenta una difficoltà, che, però, si può superare agevolmente. Apriamo quindi la finestra della risorse del computer con il comando Windows + E. Nel ribbon superiore, o barra degli strumenti superiore, sono presenti quattro gruppi tematici, "File", che in effetti costituisce una categoria a sé, poi il gruppo "Home", il gruppo "condividi" ed infine il gruppo "visualizza". In particolare la difficoltà si trova nel gruppo "visualizza" nella quale si trovano le importanti opzioni per impostare le visualizzazioni ad elenco, per icone e dettagli. Per gli utilizzatori di mouse non vi è difficoltà alcuna mentre per gli utilizzatori di screen reader vi è un piccolo scoglio da superare. Quando si sceglie, nel ribbon superiore, la voce "visualizza" e si passa poi, con il tasto freccia giù, al ribbon inferiore, troviamo cinque sezioni funzionali, ognuna delle quali include più opzioni. Le sezioni sono nell'ordine: "riquadri", "layout", "visualizzazione corrente", "Mostra/nascondi", "opzioni". Navigando ora con il tasto tabulatore nel ribbon inferiore ci portiamo alla sezione "layout" dove desideriamo impostare una delle possibili opzioni presenti: "icone molto grandi", "icone grandi", "icone medie", "icone piccole", "elenco", "dettagli", "riquadri", "contenuto". Da notare, però, che la navigazione con il tasto tabulatore nel ribbon inferiore passa in rassegna tutte le opzioni presenti nelle varie sezioni funzionali ad eccezione però della sezione "layout". Continuando con il tab si salta alla sezione successiva, "visualizzazione corrente", senza possibilità di esaminare le altre opzioni della sezione "layout". Dopo diverse prove e tentativi sono arrivato alla soluzione che permette di esaminare ed impostare le altre opzioni della sezione "layout". Quando si arriva nella sezione "layout", precisamente ci troviamo nell’ultimo elemento del gruppo e per poter navigare nelle altre opzioni della sezione occorre premere la barra spaziatrice. Questo fa sì che venga modificata la modalità della gestione di questa sezione e da questo momento si possono esaminare le altre opzioni con i tasti "tab", "shift tab", "frecce". Attenzione anche ad un altro fatto importante. Una volta premuta la barra spaziatrice siamo vincolati a navigare esclusivamente in questa sezione, cioè muovendosi con il tab o shift tab o frecce si rimane vincolati nel recinto di questa sezione senza poter avanzare alle sezioni precedente o successiva. Da notare inoltre che questa sezione è costituita da una griglia di tre righe e tre colonne e muovendosi con le frecce sinistra e destra si permane nell'ambito di una riga, quella nella quale ci si trova. Per cui, se si desiderano esaminare tutte le opzioni, occorre esaminare una riga con le frecce sinistra e destra e poi scendere alla riga successiva con freccia giù. Muovendosi invece con il tasto tabulatore si esaminano esaustivamente tutte le opzioni della sezione. Questa modalità che, mediante lo spazio ci permette di esaminare tutte le opzioni della sezione, non permane indefinitamente una volta usciti dal menù. Al prossimo accesso alla barra dei menù occorrerà ripetere la manovra della barra spaziatrice se si desidera nuovamente interagire con la sezione "layout".

Un’altra particolare difficoltà si incontra navigando nei menù di Microsoft Word, (in questo scritto mi riferisco specificamente alla versione 2016). Nella scheda principale home, compare, nella barra multifunzione inferiore, il gruppo “Stili” che consente di scegliere fra varie tipologie di stili di titoli ed altro. Anche in questo caso si verificano delle singolarità. Quando si arriva al gruppo Stili viene subito raggiunto, trascurando l’elenco degli stili, il penultimo pulsante del gruppo che viene vocalizzato “Stili pulsante non espanso…”. Premendo spazio inizia l’interazione con il gruppo degli stili. Spostandosi con il tasto Tab viene raggiunto il primo stile ma, proseguendo con il tasto Tab, non viene raggiunto il secondo stile e così via, ma viene creata una espansione del gruppo e viene visualizzato, oltre al nome dello stile raggiunto un piccolo menù di tre voci relative allo stile appena vocalizzato, che sono “Crea Stile”, “Cancella formattazione” e “Applica Stili. Con il tasto Tab si cicla fra l’icona dello stile e le tre voci del menù senza poter avanzare allo stile successivo. Per poter arrivare allo stile successivo occorre premere freccia a destra, ma solo se ci troviamo nell’icona dello stile e non in una delle tre voci del menù aggiuntivo. In ognuno degli stili successivi raggiunti si presenta il piccolo menù aggiuntivo di tre voci. Lo spostamento con la freccia a destra passa in rassegna tutto l’elenco degli stili ma non viene raggiunto il penultimo pulsante del gruppo dal quale abbiamo iniziato l’interazione. Occorre disattivare l’interazione con il tasto Esc. Dopo aver disattivato l’interazione ci si ritrova sul penultimo pulsante con il quale avevamo interagito e con il tasto Tab, o anche con il tasto freccia giù ci possiamo portare all’ultimo pulsante del gruppo Stili. Si noti che se avessimo premuto freccia a destra, anziché freccia giù o Tab, ci saremo portati al primo elemento del gruppo successivo che è il gruppo Modifica e precisamente alla sua prima voce “Trova”. Trovandosi sull’ultimo pulsante del gruppo, che viene denominato “… pulsante stili…”, premendolo si presenta un menù a tendina verticale ove ricompaiono i nomi di tutti gli stili. La sintesi recita “Testo Normale” 20 di 20 livello 1 riquadro”. Cioè ci troviamo in un elenco all’elemento in ventesima posizione. Andando con la freccia su sentiremo i nomi degli altri stili. Se, in qualunque elemento dell’elenco, premiamo il tasto Tab verranno vocalizzate delle voci che si trovano in un riquadro al di sotto del ventesimo elemento e che sono: casella di controllo “visualizza anteprima”, casella di controllo “Disabilita stili collegati” e “pulsante nuovo stile”, “pulsante controllo stili”, “pulsante gestisci stili”, più un pulsante “opzioni” che apre a sua volta una finestra di dialogo ulteriore con ulteriori specificazioni. Se, invece, trovandoci sul ventesimo elemento, che si chiama “Testo Normale”, avessimo premuto freccia giù, non avremmo sentito nulla dalla sintesi ma in realtà ci saremmo trovati nella freccetta grafica che indica che “testo normale” è una casella combinata. Premendo ancora freccia giù apriremo questa casella combinata che contiene 6 voci: “Aggiorna testo normale in base alla selezione”, “Modifica”, “Seleziona tutto (nessun dato)”, “Rimuovi tutto (nessun dato)”, “Elimina testo normale”, “Aggiungi alla raccolta stili”. Da notare inoltre che la voce “modifica” apre a sua volta una finestra di dialogo con altre specificazioni. Si osserva inoltre che questo elenco con le venti voci ed altro, una volta aperto, permane sullo schermo e non sparisce. Per farlo sparire occorre rientrare nella barra multifunzione inferiore e portarci all’ultimo pulsante del gruppo stili. Premendo invio l’espansione a questo punto sparisce e volendola far riapparire occorre rifare tutto da capo.

Metodi per accelerare l’esplorazione dei menù a barra multifunzione

Nella mia esperienza con la struttura dei menù a barra multifunzione ho fatto delle sperimentazioni che mi hanno permesso di individuare delle ulteriori strategie per accelerare l’esplorazione e il reperimento delle funzionalità desiderate, ovviamente nell’ipotesi che il comando di tastiera relativo o non esista oppure sia di difficile memorizzazione.

Strategia N. 1

Premendo il tasto Alt si va alla barra multifunzione superiore e con la freccia a destra si sceglie la scheda (linguetta) desiderata. A questo punto se si preme freccia giù si va al primo elemento del primo gruppo della barra multifunzione inferiore. Premendo ancora freccia giù si va direttamente all’ultimo elemento del primo gruppo. Stando sull’ultimo elemento del gruppo, che è spesso un pulsante, premendo freccia a destra si va direttamente all’ultimo elemento del gruppo successivo. Continuando ancora con freccia a destra si va all’ultimo elemento del gruppo successivo ecc…. Ciò è utile per arrivare rapidamente all’ultimo elemento dei gruppi. Dall’ultimo elemento del gruppo poi è facile, premendo shift Tab, andare a ritroso nel gruppo e trovare quello che serve.

Strategia N. 2

Premendo il tasto Alt si va alla barra multifunzione superiore e con la freccia a destra si sceglie la scheda (linguetta) desiderata. Premendo control + freccia a destra si va al primo elemento del primo gruppo. Proseguendo con control + freccia a destra si va al primo elemento del gruppo successivo ecc….

Questo si rivela utile per raggiungere il primo elemento dei gruppi. Inoltre vi è da notare un fatto. Con l’esperienza si riesce a rappresentarsi e ricordarsi, nello spazio del menù, la posizione fisica di una certa voce e ciò risulta utile e sfruttabile. Per esempio, ammesso che non ci si ricordi che l’allineamento a sinistra si fa con il comando di tastiera control + T, e tenendo conto che l’allineamento a sinistra è il primo elemento della seconda riga del gruppo paragrafo si può fare così: Alt per andare al menù Home; Control freccia a destra tre volte, (primo elemento del gruppo appunti, primo elemento del gruppo carattere, primo elemento del gruppo paragrafo); Freccia giù e ci troviamo subito sul primo elemento della seconda riga del gruppo paragrafo e precisamente sul pulsante per allineare a sinistra come desiderato. Da qui, poi, è facile raggiungere l’allineamento al centro, a destra, giustificato che sono adiacenti.

Ribbon o non Ribbon?

In questo contesto ci siamo ritrovati, già da qualche tempo, con Office 2007 e successivi, a confrontarci, e scontrarci, con le nuove strutture dei menù delle finestre con l'irruzione di questa nuova struttura a Ribbon che andava sostituendo quella classica in stile Office 2003. Questa nuova struttura dei menù si sta imponendo prepotentemente sempre più e, quantunque non sia semplice ed intuitiva come la vecchia struttura dei menù, (file, modifica, visualizza...), essa non può più venire ignorata. Il futuro, volenti o nolenti, è di questa struttura e non penso che ci possa essere in tal senso un ritorno alla vecchia struttura dei menù tradizionali. Questo, secondo me, implica che i programmi di cui alcuni utilizzatori fanno uso, cioè i vari "classic menù", "Ribbon disabler", siano un tentativo, secondo me assolutamente non utile, di aggrapparsi al passato. Il futuro è nel menù a ribbon, ma non perché l'abbia deciso io, ma perché non vedo alcuna possibilità di un ritorno indietro. Ed allora è inutile perdere tempo. Ritardare il momento di affrontare di petto la conoscenza di questa struttura significa rimanere indietro e, non dico che sarà troppo tardi, ma sicuramente avremo perso del tempo. Inoltre penso che questi strumenti che fanno apparire i nuovi menù come i menù tradizionali con l'evoluzione dello stesso ribbon saranno sempre più inadeguati a simulare disperatamente qualcosa che non è un menù tradizionale. Ed allora perché aspettare? Secondo me è meglio prendere il toro per le corna, fare il sacrificio di imparare la nuova struttura ed andare avanti, senza strumentini che tutto sommato vanno in direzione contraria all'integrazione, cioè a quello che fanno tutti.




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