Testo di assaggio

Amedeo Cavalleri

Abituati a cadere
Braccia stanche, scarpette strette e altre gioie dell’arrampicata: cosa ci insegna stare sulla roccia, un fallimento alla volta

Le gambe tremanti, il fiato mozzo, la gioia di arrivare in catena, il vuoto nello stomaco se scivola un piede: sono sensazioni che qualunque scalatore, esperto o alle prime armi, conosce. Chi non ha mai provato ad arrampicare non si spiega come tutto ciò possa accendere una passione che parrebbe più un martirio vero e proprio, eppure quasi tutti quelli che iniziano non smettono più, incuranti dei lividi e degli insuccessi.
...Nel corso degli anni mi sono reso conto di quanto non solo il cambiamento, ma soprattutto le persone giochino un ruolo fondamentale. Non esiste un giusto e uno sbagliato, ognuno di noi ha un modo diverso di stare in parete e di condividerlo, rispettando gli altri e l’ambiente che ci ospita. È questo il messaggio fondamentale che trasmette Abituati a cadere.
Non importa quale sia il nostro livello;
...
[Fine del testo di assaggio]


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