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Venerdì 26 aprile 2024


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Supplementi autore Flaiano Ennio


Biografia di Ennio Flaiano

5 marzo 1910 - 20 novembre 1972

Scrittore, sceneggiatore e giornalista italiano, Ennio Flaiano nasce a Pescara il giorno 5 marzo 1910.
Giornalista specializzato in apprezzati elzeviri (articoli di approfondimento solitamente non legati alla cronaca), Flaiano è ricordato anche come brillante umorista, critico teatrale e cinematografico.

Formazione e prime esperienze professionali

La sua infanzia è caratterizzata da continui spostamenti che lo vedono trasferirsi tra scuole e collegi di Pescara, Camerino, Senigallia, Fermo e Chieti. Giunge a Roma a cavallo tra il 1921 e il 1922: nella capitale termina gli studi e si iscrive alla facoltà di architettura. Non porterà a termine tuttavia il corso universitario.
All'inizio degli anni '30 Flaiano conosce Mario Pannunzio, così come altre grandi firme del giornalismo italiano: inizia così a collaborare per le riviste "Oggi", "Il Mondo" e "Quadrivio".

Vita privata

Si unisce in matrimonio nel 1940 con Rosetta Rota, sorella del musicista Nino Rota.
Due anni più tardi nasce la figlia Lelè, che dopo solo pochi mesi inizia a manifestare i primi segni di una gravissima forma di encefalopatia. La malattia compromette tragicamente la vita della figlia, la quale muore nel 1992, a 40 anni: splendide pagine di Flaiano che raccontano di questa drammatica vicenda, si possono trovare nel suo lavoro "La valigia delle Indie".

Gli anni '40 ed il cinema

Nel 1943 inizia a lavorare per il cinema assieme a registi del calibro di Federico Fellini, Alessandro Blasetti, Mario Monicelli, Michelangelo Antonioni e altri.
Il rapporto di Ennio Flaiano con il mondo del cinema sarà sempre un rapporto di amore-odio.
Tra i numerosi film cui partecipa sono da ricordare "Roma città libera" (1948), "Guardie e ladri" (1951), "La romana" (1954), "Peccato che sia una canaglia" (1955), "La notte" (1961), "Fantasmi a Roma" (1961), "La decima vittima" (1965), "La cagna" (1972).
Con Federico Fellini collabora alla sceneggiatura dei film "I vitelloni" (1953), "La strada" (1954), "Le notti di Cabiria" (1957), "La dolce vita" (1960) e "8 e mezzo" (1963).
Scrive e pubblica "Tempo di uccidere" nel 1947; questo suo appassionato romanzo sulla sua esperienza in Etiopia gli fa ottenere il primo Premio Strega.
Da qui e per i successivi 25 anni Ennio Flaiano scriverà alcune tra le più belle sceneggiature del cinema del dopoguerra.

Testimone di Roma

Il nome di Flaiano si lega a doppio filo alla città di Roma, amata ma anche odiata. Lo scrittore è di fatto un testimone delle evoluzioni e degli stravolgimenti urbanistici, dei vizi e delle virtù dei cittadini romani; Flaiano saprà vivere la Capitale in tutti i suoi aspetti, tra i suoi cantieri, i locali della "Dolce Vita" e le trafficate strade.
La sua produzione narrativa è percorsa da un'originale vena satirica ed un vivo senso del grottesco, elementi attraverso cui stigmatizza gli aspetti paradossali della realtà contemporanea.
Acre, diretto e tragico, il suo stile è soprattutto quello di un ironico moralista. A lui si deve l'introduzione nella lingua italiana del detto "saltare sul carro del vincitore".

Gli ultimi anni

Dopo essere stato colpito nel 1971 da un primo infarto, Ennio Flaiano inizia a rimettere ordine tra le sue carte: il suo intento è quello di pubblicare una raccolta organica di tutti quegli appunti sparsi che rappresentano la sua instancabile vena creativa. Gran parte di questa catalogazione sarà pubblicata postuma.
Dal 1972 pubblica sul Corriere della Sera alcuni brani autobiografici.
Il 20 novembre dello stesso anno si trova in clinica per alcuni semplici accertamenti, quando viene colpito da un secondo infarto che stronca la sua vita.
Dopo la morte della moglie Rosetta, spentasi alla fine del 2003, le salme della famiglia vengono riunite nel cimitero di Maccarese, vicino Roma.
Ad Ennio Flaiano sono stati dedicati un monumento all'ingresso del centro storico di Pescara, e un premio alla sua memoria: il più importante concorso (che dal 1974 si svolge a Pescara) per soggettisti e sceneggiatori del cinema.

Tratto da biografieonline.it

Biografia di Ennio Flaiano.txt (4.1 kb)


Testo di assaggio


Flaiano Ennio: Autobiografia del blu di Prussia
Grandezza del file: 201 kb
Informazioni sull'autore
Approfondimenti sull'opera

Ennio Flaiano

Autobiografia
del Blu di Prussia

A cura di Anna Longoni

Adelphi eBook

Quest’opera è protetta
dalla legge sul diritto d’autore
È vietata ogni duplicazione, anche parziale,
non autorizzata

Prima edizione digitale 2012

© 2003 ADELPHI EDIZIONI S.P.A. MILANO
www.adelphi.it

ISBN 978-88-459-7208-9

AUTOBIOGRAFIA DEL BLU DI PRUSSIA

LA PIETRA TURCHINA

(AUTOBIOGRAFIA DEL BLU DI PRUSSIA)

Il destino delle pagine perse è di salvare non l’anima del lettor
...i colori dal presupposto del mestiere. La Casa Lefranc è una premessa della natura per arrivare al Doganiere Rousseau. I tubetti uccisero l’accademia, l’ornato, il professionale; o, perlomeno, misero la verità alla portata di tutte le tavolozze, il che non fa grande differenza. Ma, in cambio, l’industria ci dette il Blu di Prussia, il teorico autodidatta.

Il Blu di Prussia odia l’acquerello, le donne e posa a maleducato.

Potrebbe vivere molto meglio se non campasse alla giornata.
...
[Fine del testo di assaggio]


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