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Helen Mirren

Dame Helen Mirren, pseudonimo di Helen Lydia Mironoff (Londra, 26 luglio 1945), è un'attrice britannica naturalizzata statunitense.
È vincitrice di un Premio Oscar, quattro Golden Globe, quattro BAFTA, cinque Screen Actors Guild Award, un Critics' Choice Awards, quattro Emmy e di un Tony Award.
Apprezzata attrice cinematografica, è attiva dagli anni sessanta in teatro (in particolare, nel teatro shakespeariano), in televisione e nel cinema. Ha vinto il primo dei suoi numerosi Emmy nel 1993 per l'interpretazione di Jane Tennison nell'acclamata serie televisiva Prime Suspect (1991-2006). È tra le poche attrici nella storia del cinema a essersi aggiudicata due Prix d'interprétation féminine al Festival di Cannes, rispettivamente nel 1984 per Cal e nel 1994 per La pazzia di Re Giorgio. Per l'interpretazione di Elisabetta II in The Queen - La regina (2006) ha vinto un premio Oscar quale migliore attrice, un Golden Globe quale migliore attrice in un film drammatico, un BAFTA, un Critics' Choice Award, uno Screen Actors Guild Award e una Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia.
Ha recitato in numerosi altri film importanti, tra cui 2010 - L'anno del contatto (1984), Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (1989), Killing Mrs. Tingle (1999), Gosford Park (2001), Calendar Girls (2003), The Last Station (2009), Red (2010), Hitchcock (2012), Amore, cucina e curry (2014), Woman in Gold (2015), L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo (2015) Il diritto di uccidere (2015) e Ella & John - The Leisure Seeker (2017).
Nel 2013, ha ripreso il ruolo della Regina Elisabetta II nel dramma teatrale The Audience, per il quale ha vinto un Tony Award quale miglior attrice protagonista in un'opera teatrale, un Drama Desk Award e un Olivier Award quale migliore attrice. Nel 2020 ha ricevuto l'Orso d'oro alla carriera durante la 70ª edizione del Festival di Berlino.


== Biografia ==


=== Origini e studi ===
Helen Mirren è nata a Chiswick (distretto di Hounslow, Grande Londra) nel 1945, seconda di tre fratelli, da padre russo, Vasilij Petrovič Mironov (1913-1980) e madre inglese, Kathleen Rogers (1909-1980). Suo nonno paterno, Pëtr Vasil'evič Mironov, era un nobile russo, colonnello dell'esercito zarista e diplomatico, che nel 1917 si trovava a Londra per negoziare con il governo britannico una fornitura d'armamenti all'Impero russo: a seguito della Rivoluzione d'ottobre, decise di non fare più ritorno in patria e di rimanere in Gran Bretagna con la famiglia. Tra gli antenati di Helen Mirren si trova anche il generale Michail Kamenskij, eroe delle guerre napoleoniche.
Vasilij Mironov fu violista nell'Orchestra Filarmonica di Londra fino allo scoppio della seconda guerra mondiale; dopo il 1945, lavorò come tassista e istruttore di scuola guida, diventando poi funzionario al Ministero dei trasporti del Regno Unito. Negli anni cinquanta anglicizzò il proprio nome in Basil e cambiò il cognome di famiglia in Mirren. Sua moglie, Kathleen Rogers, nata nel sobborgo londinese di West Ham, era la penultima dei quattordici figli di un macellaio, a sua volta figlio del fornitore di carni della corte della regina Vittoria.
A dispetto delle sue origini nobiliari e delle frequentazioni regali dei suoi avi, Helen Mirren non ha mai nascosto i suoi sentimenti anti-monarchici dovuti anche alla formazione familiare, opinione ribadita nel corso di una intervista in cui, tra l'altro, ha detto di essersi sempre chiesta se i suoi genitori si sarebbero mai aspettati di vederla, un giorno, interpretare la regina Elisabetta II (nel film The Queen - La regina).
Helen Mirren frequentò un liceo cattolico femminile, il St. Bernard's di Southend-on-Sea e dopo il diploma frequentò la scuola di recitazione dell'Università del Middlesex, a Londra.


=== Carriera teatrale ===
A 18 anni, dopo un provino riuscito, fu ammessa al National Youth Theatre (NYT) e nel 1965, a 20 anni, ebbe la sua prima parte: il ruolo di Cleopatra in un allestimento dell'Antonio e Cleopatra di William Shakespeare, prodotto dallo stesso NYT e messo in scena all'Old Vic di Londra. L'interpretazione le valse anche il primo contratto, stipulato con l'impresario Al Parker, che le permise di esordire nella prestigiosa Compagnia teatrale shakespeariana nel ruolo di Castiza nell'adattamento di Trevor Nunn di The Revenger's Tragedy di Thomas Middleton (1966); seguì la parte di Cressida in Troilo e Cressida di Shakespeare (1968) e, nel 1971, il ruolo eponimo nell'opera teatrale La signorina Giulia di August Strindberg.
Dal 1972 al 1974 lavorò anche fuori dal Regno Unito, partecipando al progetto sperimentale di Peter Brook, Conference of the Birds (Nordafrica e Stati Uniti), per poi, una volta tornata in patria, recitare nel ruolo di Lady Macbeth nell'omonima tragedia.
A quel punto della carriera, che già l'aveva vista interpretare anche ruoli cinematografici, si dedicò sulla scena anche a opere moderne e contemporanee: nel settembre 1975, al Royal Court di Chelsea, fu la rock-star Maggie in Teeth "n" Smiles di David Hare (ruolo che, replicato nel 1976 al Wyndham's, un teatro del West End, le valse il premio della critica di miglior attrice teatrale britannica dell'anno). Sempre nel 1975, in novembre, fu di scena in Il gabbiano di Čechov nella parte di Nina e nel 1976 fu Ella nella commedia The Bed Before Yesterday di Ben Travers; vi fu un ritorno a Shakespeare nel 1977 con la rappresentazione delle tre parti dell'Enrico VI (per la regia di Terry Hands) in cui l'attrice portò sulla scena la regina Margherita d'Angiò e, soprattutto, con un'acclamata interpretazione della novizia Isabella in Misura per misura (1979).
Gli anni ottanta la videro intensificare l'attività cinematografica, per la quale si trasferì a Hollywood per un certo periodo: tornò a Londra nel 1989 per rappresentare la prima nazionale dello spettacolo Specchio a due direzioni. In tale frangente, lo stesso autore dell'opera, il drammaturgo statunitense Arthur Miller, vista la performance della Mirren, ebbe a dire che «Quel che mi piace degli attori inglesi è che non hanno timore di mostrare le emozioni».
A dispetto della lunga carriera teatrale, fino al 1994 era più nota come attrice cinematografica: il grande pubblico la scoprì anche attrice teatrale quell'anno quando, all'Yvonne Arnaud Theatre di Guildford, mise in scena Natalija Petrovna nella commedia di Ivan Turgenev Un mese in campagna, coprotagonista insieme a John Hurt (il suo spasimante Ratikin) e il quasi esordiente Ralph Fiennes (alla seconda esperienza sul palco, nei panni del giovane Belijaev): il critico John Thaxer disse di lei che «Invece di un'annoiata Natalija che getta via la sua estate con stupidi vestitini, Helen Mirren, vestita in abiti smaglianti, è una donna che nemmeno troppo malvolentieri lascia che il suo cuore, che batte per il giovane maestro di suo figlio, guidi le sue azioni e rompa la routine domestica… Con le sue morbide spalle nude, si sente libera di lanciarsi in una magica e onirica dichiarazione d'amore.»
La commedia fu portata a Broadway l'anno successivo, in un'interpretazione per la quale ricevette la candidatura al Tony Award. Un'altra candidatura arrivò nel 2002 per il dramma di Strindberg Danza di morte (recitato insieme a Ian McKellen e provato durante i giorni dell'attentato alle Torri Gemelle, come lei stessa ricorda nella sua autobiografia, In the Frame, del 2007).
Dopo una parentesi con una nuova interpretazione di Antonio e Cleopatra (con Alan Rickman nelle vesti di Antonio) nel 1998, Helen Mirren tornò nel 2000 con una pièce di Tennessee Williams del 1957, Orpheus Descending; infine, dal 2003 riscuote grande successo nella commedia di Eugene O'Neill Il lutto si addice ad Elettra. Nel 2013 torna sulle scene del West End per interpretare Elisabetta II nel dramma politico di Peter Morgan The Audience, interpretazione per la quale vince il Laurence Olivier Award per la migliore attrice. Nel 2015, torna a Broadway con The Audience, per il quale ha vinto un Tony Award come miglior attrice protagonista in un'opera teatrale.


=== Carriera cinematografica ===

La sua attività cinematografica iniziò nel 1967 con il film sperimentale Herostratus di Don Levy. Fino agli anni ottanta prese parte a pochi film in ragione della concomitante attività sulla scena, ma fu comunque presente in produzioni di registi famosi come Age of Consent di Michael Powell, Messia selvaggio di Ken Russell; recitò nell'adattamento su grande schermo della citata Signorina Giulia già in scena in teatro (1972); più avanti, lavorò per Tinto Brass in Caligola insieme a Malcolm McDowell (1979) e nell'ultimo film di Peter Sellers, Il diabolico complotto del dottor Fu Manchu (1980).
Nel 1980 apparve con Bob Hoskins in Venerdì maledetto, l'anno seguente fu la fata Morgana in Excalibur (1981); nel 1984, in 2010 - L'anno del contatto recitò in russo nel ruolo della comandante dell'astronave sovietica.
Gran parte della sua produzione cinematografica è concentrata dalla fine degli anni ottanta in avanti, con prove d'autore come la parte della moglie nel film di Peter Greenaway Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (1989); non manca neppure una vena di sofisticato erotismo, nella Venezia rappresentata in Cortesie per gli ospiti, dove, insieme a Christopher Walken, intraprende un gioco di seduzione con la più giovane coppia formata da Rupert Everett e Natasha Richardson.
Sempre in Italia è ambientato Monteriano - Dove gli angeli non osano metter piede del 1991, insieme a Helena Bonham Carter. Tra le altre produzioni di rilievo figurano La pazzia di Re Giorgio, che le valse la prima nomination come miglior attrice non protagonista agli Oscar del 1995); Se mi amate... (1997) di Sidney Lumet, in cui affronta il tema dell'eutanasia; e la commedia nera Killing Mrs. Tingle (1999).
Nel 2001, Robert Altman la diresse in Gosford Park insieme a un gruppo di altre attrici britanniche; l'interpretazione le valse la seconda candidatura come miglior attrice non protagonista per gli Oscar 2002. Il successo fu confermato da Calendar Girls (2003), film nel quale mette in scena una storia realmente accaduta e si fa fotografare nuda per beneficenza. Infine, The Queen - La regina del 2006, diretto da Stephen Frears; l'interpretazione della regina Elisabetta II nei giorni della morte della principessa Diana le ha valso il premio Oscar 2007 per la migliore interpretazione femminile da protagonista.
Nel 2007, Helen Mirren recita ne Il mistero delle pagine perdute. Dal 2009 in poi prende parte a diverse pellicole, tra le quali State of Play, The Last Station, Red e il sequel del 2013, Red 2.
Nel 2010 prese parte al thriller di spionaggio Il debito, diretto da John Madden, in cui interpreta una giovane agente del Mossad inviata a Berlino Est negli anni sessanta per catturare un ex medico nazista che ha condotto esperimenti nei campi di concentramento. Ha condiviso il ruolo con Jessica Chastain, per ritrarre il personaggio in diverse fasi della vita. Le due lavorarono insieme prima delle riprese per perfezionare la voce e le manie del personaggio e rendere coerenti le due interpretazioni. Nel 2012 interpreta la moglie del regista Alfred Hitchcock, Alma Reville, nel film Hitchcock.
Nel 2017 è protagonista con Donald Sutherland del film Ella & John - The Leisure Seeker, per la regia dell'italiano Paolo Virzì, film presentato in concorso alla 74ª Mostra del Cinema di Venezia. Per il ruolo di Ella Carson, in questa tragicomica avventura on the road di due anziani coniugi a bordo di un vecchio camper, viene candidata come miglior attrice ai Golden Globe. Il film esce in Italia con il titolo Ella & John - The Leisure Seeker.
Nel 2018 è la protagonista del film La vedova Winchester, ambientato nel 1923, nel quale interpreta il ruolo dell'ereditiera Sarah Pardee Winchester, donna perseguitata dagli spettri delle persone uccise con le armi prodotte dalla sua famiglia. Nel 2021 ha ottenuto il ruolo della villain Hespera nel film del DC Extended Universe Shazam! Furia degli dei, diretto da David F. Sandberg, uscito nelle sale nel 2023.


=== Carriera televisiva ===
Fin dall'inizio della carriera artistica ha avuto diversi ruoli in produzioni televisive, per i quali ha ricevuto anche importanti riconoscimenti come il BAFTAs come miglior attrice per tre anni consecutivi, l'Emmy e il Golden Globe, anche se i ruoli per i quali è maggiormente conosciuta sono quelli dell'ispettore capo Jane Tennison nella serie Prime Suspect (1991-2006), e della regina Elisabetta I nella miniserie omonima, Elizabeth I (2005) per Channel 4. In un'occasione si è cimentata anche nella regia, nel film On the Edge, per il quale ha diretto - oltre che a interpretarvi un ruolo minore - l'episodio Happy Birthday (1991).
Nel 2021 conduce Harry Potter - Il torneo delle case di Hogwarts, un game-show dove a sfidarsi sono le case di Hogwarts: Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso. Dal 2022 al 2025 è protagonista nella serie 1923, creata da Taylor Sheridan e prequel di Yellowstone, interpretando Cara Dutton. Per questo ruolo è stata candidata a un Golden Globe alla miglior attrice protagonista in una serie drammatica. Nel 2025 recita accanto a Pierce Brosnan nella serie MobLand, prodotta da Guy Ritchie.
Nella carriera ha portato in scena quattro sovrane inglesi: Margherita d'Angiò a teatro, Elisabetta I in televisione,  Carlotta di Meclemburgo al cinema ed Elisabetta II al cinema e in teatro.


== Vita privata ==

Durante le riprese del film Excalibur nel 1980, conobbe l'attore Liam Neeson che divenne suo compagno di vita fino al 1985. Dal 31 dicembre 1997 è sposata con il regista statunitense (e premio Oscar) Taylor Hackford, che era suo partner dal 1986 dopo averlo conosciuto sul set del film Il sole a mezzanotte. Per l'attrice si tratta del primo matrimonio, per Hackford del terzo; la coppia non ha avuto figli.
Oltre al premio Oscar, ha vinto numerosi premi per le sue interpretazioni. In particolare, per The Queen, ha vinto il premio per la migliore interpretazione femminile del BAFTA e del SAG, nonché il Golden Globe e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 63ª Mostra di Venezia. Altri riconoscimenti sono arrivati per le sue interpretazioni in Prime Suspect ed Elizabeth I. Infine, sempre per The Queen, si è vista assegnare il premio del Circolo della Critica, che le è stato consegnato il 10 aprile 2007.
Il 5 dicembre 2003 Helen Mirren ha ricevuto il titolo di Dama di commenda dell'Ordine dell'Impero Britannico. Nel settembre 2007 ha dato alle stampe la sua autobiografia, In the Frame: My Life in Words and Pictures.
Possiede una masseria a Tiggiano, in Salento, e parla l'italiano, dilettandosi nel parlare il dialetto salentino. Nel 2021 ha partecipato al video musicale della canzone La vacinada di Checco Zalone a sostegno della campagna vaccinale contro il COVID-19, mentre nell'ottobre dello stesso anno è stata nominata ambasciatrice dell'Università del Salento. È tifosa della squadra di calcio del Lecce.


== Filmografia ==


== Teatro ==
Amleto, di William Shakespeare. National Youth Theatre di Londra (1963)
Sogno di una notte di mezza estate, di William Shakespeare. National Youth Theatre di Londra (1964)
Antonio e Cleopatra, di William Shakespeare. Old Vic di Londra (1965)
Lungo viaggio verso la notte, di Eugene O'Neill. Century Theatre di Manchester (1966)
Amleto, di William Shakespeare, regia di Peter Hall. National Youth Theatre di Londra (1966)
Charley's Aunt, di Brandon Thomas. Century Theatre di Manchester (1967)
Little Charley and his struggles against the Eunuchs, di David Halliwell. Century Theatre di Manchester (1967)
Coriolano, di William Shakespeare, regia di John Barton. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1967)
The Revenger's Tragedy, di Thomas Middleton, regia di Trevor Nunn, con Ben Kingsley, Patrick Stewart. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1967)
Tutto è bene quel che finisce bene, di William Shakespeare, regia di John Barton. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1967)
Romeo e Giulietta, di William Shakespeare, regia di John Barton, con Ian Holm. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1967)
Tutto è bene quel che finisce bene, di William Shakespeare, regia di John Barton. Aldwych Theatre di Londra (1968)
Troilo e Cressida, di William Shakespeare, regia di John Barton, con Ben Kingsley. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1968)
Molto rumore per nulla, di William Shakespeare, regia di Trevor Nunn. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1968)
Troilo e Cressida, di William Shakespeare, regia di John Barton. Aldwych Theatre di Londra (1969)
Molto rumore per nulla, di William Shakespeare, regia di Trevor Nunn. Aldwych Theatre di Londra (1969)
The Silver Tassie, di Sean O'Casey, regia di David Jones. Aldwych Theatre di Londra (1969)
Bartholomew Fair, di Ben Jonson, regia di Terry Hands. Aldwych Theatre di Londra (1969)
The Revenger's Tragedy, di Thomas Middleton, regia di Trevor Nunn. Aldwych Theatre di Londra (1969)
Riccardo III, di William Shakespeare, regia di Terry Hands. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1970)
Amleto, di William Shakespeare, regia di Trevor Nunn. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1970)
I due gentiluomini di Verona, di William Shakespeare, regia di Robin Phillips. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon e Aldwych Theatre di Londra (1970)
I nemici, di Maksim Gor'kij, regia di David Jones. Aldwych Theatre di Londra (1971)
The man of mode, di George Etherege, regia di Terry Hands. Aldwych Theatre di Londra (1971)
La signorina Julie, di August Strindberg, regia di Robin Phillips. The Place di Londra (1971)
Il balcone, di Jean Genet, regia di Terry Hands. Aldwych Theatre di Londra (1971)
Macbeth, di William Shakespeare, regia di Trevor Nunn, con Jane Lapotaire. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1974)
Teeth 'n' Smiles, scritto e diretto da David Hare. Royal Court Theatre di Londra (1975)
Il gabbiano, di Anton Čechov, regia di Lindsay Anderson, con Joan Plowright. Lyric Theatre di Londra (1975)
The Bed Before Yersterday, di Ben Travers, regia di Lindsay Anderson, con Joan Plowright. Lyric Theatre di Londra (1975)
Enrico VI, parte I, di William Shakespeare, regia di Terry Hands. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1977)
Enrico VI, parte II, di William Shakespeare, regia di Terry Hands. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1977)
Enrico VI, parte III, di William Shakespeare, regia di Terry Hands. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1977)
Enrico VI, parte I, di William Shakespeare, regia di Terry Hands. Theatre Royal di Newcastle upon Tyne e Aldwych Theatre di Londra (1978)
Enrico VI, parte II, di William Shakespeare, regia di Terry Hands. Theatre Royal di Newcastle upon Tyne e Aldwych Theatre di Londra (1978)
Enrico VI, parte III, di William Shakespeare, regia di Terry Hands. Theatre Royal di Newcastle upon Tyne e Aldwych Theatre di Londra (1978)
Misura per misura, di William Shakespeare, regia di Peter Gill. Riverside Studios di Londra (1979)
La duchessa di Amalfi, di John Webster, regia di Adrian Noble. Royal Exchange Theatre di Manchester e The Roundhouse di Londra (1980)
Il guaritore, di Brian Friel, regia di Christopher Fettes. Royal Court Theatre di Londra (1981)
Antonio e Cleopatra, di William Shakespeare, regia di Adrian Noble, con Michael Gambon. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon (1982)
La ragazza ruggente, di Thomas Dekker e Thomas Middleton, regia di Barry Kyle. Royal Shakespeare Theatre di Stratford-upon-Avon, Barbican Centre di Londra (1983)
Antonio e Cleopatra, di William Shakespeare, regia di Adrian Noble, con Michael Gambon. Gulbenkian Studio di Newcastle upon Tyne e Pit di Londra (1983)
Extremities, scritto e diretto da William Mastrosimone. Duchess Theatre di Londra (1984)
Madame Bovary, da Gustave Flaubert, regia di Lou Stein. Palace Theatre di Watford (1987)
Two-way Mirror, di Arthur Miller, regia di David Thacker. Young Vic di Londra (1989)
Sex Please, We're Italian, di Tom Kempinski, regia di David Thacker. Young Vic di Londra (1991)
Woman in Mind, di Alan Ayckbourn, regia di Dennis Erdman. Tiffany Theatre di Los Angeles (1992)
Un mese in campagna, di Ivan Sergeevič Turgenev, regia di Bill Bryden. Yvonne Arnaud Theatre di Guildford, Albery Theatre di Londra (1994)
Un mese in campagna, di Ivan Sergeevič Turgenev, regia di Bill Bryden, con F. Murray Abraham. Criterion Center Stage Right di New York (1995)
Antonio e Cleopatra, di William Shakespeare, regia di Sean Mathias, con Alan Rickman. National Theatre di Londra (1998)
Collected Stories, di Donald Margulies, regia di Howard Davies. Theatre Royal di Bath (1999)
La discesa di Orfeo, di Tennessee Williams, regia di Nicholas Hytner. Donmar Warehouse di Londra (2000)
Danza di morte, di August Strindberg, regia di Sean Mathias, con Ian McKellen. Broadhurst Theatre di Londra (2001)
Il lutto si addice ad Elettra, di Eugene O'Neill, regia di Howard Davies. National Theatre di Londra (2003)
Fedra, di Racine, regia di Nicholas Hytner, con Dominic Cooper. National Theatre di Londra (2009)
The Audience, di Peter Morgan, regia di Stephen Daldry. Gielguld Theatre di Londra (2013)
The Audience, di Peter Morgan, regia di Stephen Daldry. Gerald Schoenfeld Theatre di Londra (2015)


== Libri ==
(EN) In the Frame. My Life in Words and Pictures, Londra, Weidenfeld & Nicolson/Hachette, 2007, ISBN 0-297-85197-7.


== Onorificenze ==


== Riconoscimenti ==

Premio Oscar
1995 – Candidatura alla miglior attrice non protagonista per La pazzia di Re Giorgio
2002 – Candidatura alla miglior attrice non protagonista per Gosford Park
2007 – Miglior attrice protagonista per The Queen - La regina
2010 – Candidatura alla miglior attrice protagonista per The Last Station
Golden Globe
1997 – Miglior attrice in una miniserie o film televisivo per Losing Chase
2000 – Candidatura alla miglior attrice in una miniserie o film televisivo per The Passion of Ayn Rand
2002 – Candidatura alla migliore attrice non protagonista per Gosford Park
2003 – Candidatura alla miglior attrice in una miniserie o film televisivo per Il venditore dell'anno
2004 – Candidatura alla migliore attrice in un film commedia o musicale per Calendar Girls
2004 – Candidatura alla miglior attrice in una miniserie o film televisivo per La primavera romana della signora Stone
2007 – Miglior attrice in una miniserie o film televisivo per Elizabeth I
2007 – Migliore attrice in un film drammatico per The Queen - La regina
2007 – Candidatura alla miglior attrice in una miniserie o film televisivo per Prime Suspect
2010 – Candidatura alla migliore attrice in un film drammatico per The Last Station
2013 – Candidatura alla migliore attrice in un film drammatico per Hitchcock
2014 – Miglior attrice in una miniserie o film televisivo per Phil Spector
2015 – Candidatura alla migliore attrice in un film commedia o musicale per Amore, cucina e curry
2015 – Candidatura alla migliore attrice non protagonista per L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo
2018 – Candidatura alla migliore attrice in un film commedia o musicale per Ella & John - The Leisure Seeker
2020 – Candidatura alla miglior attrice in una miniserie o film televisivo per Caterina la Grande
2024 – Candidatura alla miglior attrice in una serie drammatica per 1923


== Doppiatrici italiane ==
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Helen Mirren è stata doppiata da:

Ada Maria Serra Zanetti in Gosford Park, Calendar Girls, In ostaggio, The Queen - La regina, Il mistero delle pagine perdute, Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro, The Last Station, Glee, Il debito, Red, Hitchcock, Red 2, Phil Spector, Amore, cucina e curry, Woman in Gold, Collateral Beauty, Fast & Furious 8, La vedova Winchester, Lo schiaccianoci e i quattro regni, Fast & Furious - Hobbs & Shaw, Anna, L'inganno perfetto, Il ritratto del duca, Fast & Furious 9 - The Fast Saga, 1923, Golda, Shazam! Furia degli dei, Fast X, Il club dei delitti del giovedì, MobLand
Melina Martello in S.O.S. Titanic, Pollice verde, La promessa, Quando meno te lo aspetti, L'ultima parola - La vera storia di Dalton Trumbo, Il diritto di uccidere, Assolo
Angiola Baggi in Come vi piace, Una scelta d'amore, L'ultimo bicchiere, Shadowboxer, State of Play, Arturo
Vittoria Febbi in Caligola, Il sole a mezzanotte, Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante
Elettra Bisetti in Cortesie per gli ospiti, Monteriano - Dove gli angeli non osano metter piede, La pazzia di Re Giorgio
Roberta Greganti in Prime Suspect, Killing Mrs. Tingle, Berlin, I Love You
Maria Pia Di Meo in Excalibur, Wonder: White Bird
Antonella Giannini in Elizabeth I, Caterina la Grande
Manuela Andrei in 2010 - L'anno del contatto, Il venditore dell'anno
Paola Piccinato in Mosquito Coast, Quando vennero le balene
Valeria Moriconi in Sogno di una notte di mezza estate
Paola Bacci in Cymbeline
Doriana Chierici in Cal
Serena Spaziani in L'isola di Pascali
Micaela Esdra in Bethune - Il mitico eroe
Serena Verdirosi in Se mi amate...
Anna Rita Pasanisi in The Passion of Ayn Rand
Rita Savagnone in Squadra emergenza
Aurora Cancian in La primavera romana della signora Stone
Ludovica Modugno in Ella & John - The Leisure Seeker
Alessandra Korompay in Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante (ridoppiaggio)
Da doppiatrice è sostituita da:

Ada Maria Serra Zanetti in Il regno di Ga'Hoole - La leggenda dei guardiani, L'unico e insuperabile Ivan, Barbie
Melina Martello in Il principe d'Egitto, Guida galattica per autostoppisti
Simona Izzo in Due cuccioli nella savana
Rita Savagnone in Monsters University


== Note ==


== Bibliografia ==
(EN) Amy Rennert, Ellen Mirren. Prime Celebration. A Suspect, San Francisco, KQED Books, 1995, ISBN 9780912333694.
(EN) Ivan Waterman, Helen Mirren. The Biography of Britain's Greatest Actress, Londra, John Blake Publishing, 2007, ISBN 9781844543977.


== Altri progetti ==

 Wikiquote contiene citazioni di o su Helen Mirren
 Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Helen Mirren


== Collegamenti esterni ==

(EN) Sito ufficiale, su helenmirren.com. 
 Mirren, Helen, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. 
 Mirren, Helen, su sapere.it, De Agostini. 
 Mirren, Helen, in Lessico del XXI secolo, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013. 
(EN) Helen Mirren, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. 
(EN) Helen Mirren, su Models.com, Models.com, Inc. 
(EN) Opere di Helen Mirren, su Open Library, Internet Archive. 
(EN) Helen Mirren, su Goodreads. 
 Helen Mirren, su Last.fm, CBS Interactive. 
(EN) Helen Mirren, su Discogs, Zink Media. 
 Helen Mirren, su CineDataBase, Rivista del cinematografo. 
 Helen Mirren, su MYmovies.it, Mo-Net s.r.l.. 
 Helen Mirren, su Movieplayer.it, NetAddiction s.r.l.. 
 Helen Mirren, su FilmTv.it, Tiche Italia s.r.l.. 
 Helen Mirren, su Comingsoon.it, Anicaflash. 
 Helen Mirren, su FilmItalia.org, Cinecittà. 
(EN) Helen Mirren, su IMDb, IMDb.com. 
(EN) Helen Mirren, su AllMovie, All Media Network. 
(EN) Helen Mirren, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. 
(EN) Helen Mirren, su Metacritic, Red Ventures. 
(EN) Helen Mirren, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012). 
(EN) Helen Mirren, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute. 
(EN) Helen Mirren, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018). 
(EN) Helen Mirren / Ilyena Lydia Mironoff, su Internet Broadway Database, The Broadway League. 
(DE, EN) Helen Mirren, su filmportal.de. 
(EN) Helen Mirren, su Adult Film Database. 
(EN) Helen Mirren, su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.

Frances Fyfield

Frances Fyfield, pseudonimo di Frances Hegarty (Derbyshire, 18 novembre 1948), è una scrittrice britannica di romanzi gialli.


== Biografia ==
Nata Frances Hegarty nel Derbyshire il 18 novembre 1948, vive e lavora a Londra e a Deal.
Ha ricevuto una prima educazione in un istituto monastico, quindi ha studiato inglese all'Università di Newcastle prima di passare al diritto penale. Ha quindi lavorato al Metropolitan Police Service prima di diventare avvocato criminale.
Il suo esordio nella narrativa è avvenuto nel 1988 con A Question of Guilt, primo capitolo della Serie Helen West al quale hanno fatto seguito numerosi romanzi gialli tradotti in 14 lingue e portati sul piccolo e grande schermo.
Tra i riconoscimenti ottenuti, si segnala il Duncan Lawrie Dagger ottenuto nel 2008 con il thriller Blood From Stone.


== Opere ==


=== Serie Helen West ===
A Question of Guilt (1988)
La prova del fuoco (Trial by Fire, 1990), Padova, Meridiano Zero, 1999 traduzione di Vittorio Curtoni ISBN 88-8237-047-X.
Sonno profondo (Deep Sleep, 1991), Milano, Il Giallo Mondadori N. 2298, 1993
Giochi di ombre (Shadow Play, 1993), Milano, Il Giallo Mondadori N. 2362, 1994
Un caso di coscienza (A Clear Conscience, 1994), Padova, Meridiano Zero, 1999 traduzione di Marisa Castino Bado ISBN 88-8237-015-1.
Without Consent (1996)


=== Serie Sarah Fortune ===
Shadows on the Mirror (1989)
Perfectly Pure and Good (1994)
Staring at the Light (1999)
Looking Down (2004)
Safer Than Houses (2005)
Cold to the Touch (2009)


=== Altri romanzi ===
Blind Date (1998)
Undercurrents (2000)
The Nature of the Beast (2001)
Seeking Sanctuary (2003)
The Art of Drowning (2006)
Blood From Stone (2008)


=== Romanzi firmati Frances Hegarty ===
The Playroom (1991)
Half Light (1992)
Let's Dance (1996)


== Filmografia ==
A Question of Guilt (1993) regia di Stuart Orme (soggetto)
The Blind Date (2000) regia di Nigel Douglas (soggetto)
Trial by Fire (1999) regia di Patrick Lau (soggetto)
Helen West (2002) Serie TV (soggetto)


== Alcuni riconoscimenti ==
Silver Dagger: 1991 per Sonno profondo
Grand prix de littérature policière: 1998 per Giochi di ombre
Gold Dagger: 2008 per Blood From Stone


== Note ==


== Collegamenti esterni ==

(EN) Sito ufficiale, su francesfyfield.co.uk. 
(EN) Opere di Frances Fyfield, su Open Library, Internet Archive. 
(EN) Frances Fyfield, su Goodreads. 
(EN) Frances Fyfield, su IMDb, IMDb.com.