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Rifugio Tommaso Pedrotti
Il rifugio Tommaso Pedrotti - Tosa è un rifugio situato nelle Dolomiti di Brenta, comune di San Lorenzo in Banale (Trentino occidentale), a 2.491 metri di altitudine.
== Storia ==
Il primo edificio ad essere costruito è stato l'attuale rifugio Tosa, realizzato dalla Società alpinisti tridentini (SAT) nel 1881 a 2.439 metri di altitudine. La costruzione originaria era costituita da una capanna di un solo locale.
Ampliato più volte nel corso degli anni, oggi è utilizzato come dipendenza del vicino rifugio Pedrotti.
Il secondo edificio fu costruito all'inizio del XX secolo dalla sezione bremese del Deutscher und Österreichischer Alpenverein (DuÖAV - Club Alpino austro-tedesco), che lo edificò in località "Sella del Rifugio", tra la Cima Brenta Bassa e il Croz del Rifugio, ad un'altitudine di 2.491 metri.
Tale secondo fabbricato divenne proprietà della SAT all'esito di una lunga controversia giudiziale, decisa nel 1914 dalla Corte Suprema di Vienna.
Dopo la prima guerra mondiale il rifugio fu ristrutturato ed intitolato alla memoria di Tommaso Pedrotti, fratello di due presidenti della SAT.
== Caratteristiche e informazioni ==
Si compone di due edifici, il principale ha una capacità ricettiva totale di 135 posti letto ed è aperto dal 20 giugno al 20 settembre. Dispone inoltre di un locale invernale, sempre aperto, con 20 posti.
I due rifugi si trovano in posizione centrale nel gruppo delle Dolomiti di Brenta, e permettono un agevole accesso a celebri ascensioni e ferrate, tra cui la via delle Bocchette.
Le strutture del rifugio sono frequentate in estate da migliaia di alpinisti ed escursionisti.
== Accessi ==
Da Molveno (864 m), per le vie:
per la Valle delle Seghe, passando dal rifugio Selvata (1.663 m) (segnavia 319, ore 4.30)
dalla località Pradél (1.367 m) (raggiungibile con cabinovia da Molveno), per il rifugio Croz dell'Altissimo (1.430 m) segnavia 340, proseguendo poi per il rifugio Selvata.
Dal rifugio Vallesinella di Madonna di Campiglio (1.513 m) per il sentiero n. 317 fino al rifugio Casinei (1.825 m), quindi per il n. 318 che passa dal rifugio Maria e Alberto Brentei (2.183 m) e valica la Bocca di Brenta (2.552 m) - ore 3.10.
== Ascensioni ==
Cima Brenta Bassa (2.809 m) - difficoltà F
Cima Tosa (3.159 m) - diff. F
Campanile Alto (2.937 m) - diff. PD
Campanile basso (2.883 m) - diff. TD (passaggi di 4 sup.)
== Traversate ==
Il rifugio funge da punto di appoggio per la Via delle Bocchette, pertanto le principali traversate avvengono lungo questo percorso. Si possono compiere traversate ai seguenti rifugi.
Al Rifugio Tuckett (2.272 m), per le vie:
lungo il sentiero Osvaldo Orsi: costeggiando il lato est della catena degli Sfulmini, si taglia in cengia la Cima Brenta, per giungere al rifugio attraverso la Bocca di Tuckett (2.648 m) (ore 3 e 30 minuti; percorso molto interessante, a tratti esposto, frequentato in estate)
per la via ferrata delle Bocchette Centrali sino alla Bocca dei Armi (2.749 m), poi per la via ferrata delle Bocchette Alte. Si toccano le bocchette di Brenta, del Campanile Basso, degli Sfùlmini e degli Armi (8 ore e 30; percorso attrezzato, spettacolare e impegnativo, molto esposto, con caratteristiche prettamente alpinistiche, giunge a superare i 3.000 m di altitudine).
Al rifugio Silvio Agostini in Val d'Ambiez (2.405 m) per le vie:
per il sentiero Elio Palmieri (segnavia 320), attraverso la Forcolotta di Noghera (2.423 m) - ore 2.30 - difficoltà E
per la via ferrata Livio Brentari e la Vedretta d'Ambiez, segnavia n. 304 e 358 - ore 2.40.
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
Sito ufficiale, su rifugiotosapedrotti.it.
Scheda del rifugio sul sito della S.A.T., su sat.tn.it. URL consultato il 17 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Salvatore De Giorgi
Salvatore De Giorgi (Vernole, 6 settembre 1930) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano, dal 19 dicembre 2006 arcivescovo emerito di Palermo e presidente emerito della Fondazione vaticana Cardinale Salvatore De Giorgi.
== Biografia ==
Nasce a Vernole, provincia e diocesi di Lecce (poi arcidiocesi) il 6 settembre 1930. Entra nel seminario diocesano di Lecce nel 1941, all'età di 11 anni e vi compie gli studi medi inferiori e ginnasiali. Si trasferisce poi a Molfetta, presso il Pontificio Seminario Pio XI, dove terminati gli studi liceali intraprende gli studi di Teologia. Nel 1950 riceve gli ordini minori (tonsura, lettorato, esorcistato e accolitato) dalle mani del vescovo Francesco Minerva (poi arcivescovo).
=== Presbiterato ===
Ha ricevuto l'ordine sacro il 28 giugno 1953 dal vescovo Francesco Minerva, del quale è segretario fino al 1958. Da sacerdote ha ricoperto a lungo l'incarico di parroco, nello specifico, il 12 ottobre 1958, giorno delle esequie di papa Pio XII del quale è grande estimatore, diviene il primo parroco della parrocchia di Santa Maria delle Grazie in Santa Rosa di Lecce, incarico che ricopre fino al 1973. Nella diocesi è stato anche per vent'anni insegnante di religione, oltre che assistente della
F.U.C.I., della gioventù studentesca e degli scout, dell'Azione cattolica. Dal 1969 è delegato e poi vicario per la pastorale diocesana e direttore dell'Ufficio pastorale diocesano.
=== Episcopato e cardinalato ===
Nominato da papa Paolo VI vescovo titolare di Tulana e vescovo ausiliare di Oria, il 21 novembre 1973, riceve la consacrazione episcopale nella cattedrale di Lecce il 27 dicembre 1973 dal vescovo Francesco Minerva. Il 29 novembre 1975 viene nominato vescovo coadiutore di Oria; succede alla medesima sede il 17 marzo 1978. Nel 1981 è promosso arcivescovo di Foggia, alla quale sono unite in persona episcopi le diocesi di Troia e di Bovino. Con la ristrutturazione della medesima diocesi diviene Arcivescovo di Foggia-Bovino il 30 settembre 1986. Durante il suo ministero a Foggia ospita la visita apostolica di papa Giovanni Paolo II.
Il 10 ottobre 1987 viene trasferito a Taranto, dove mantiene il ministero episcopale fino al 1990. Nel 1989 accoglie papa Giovanni Paolo II in visita a Taranto, che celebrò messa presso l'Italsider.
Nel 1990, dopo due anni e mezzo di ministero episcopale a Taranto, è nominato assistente generale di Azione Cattolica, divenendo Arcivescovo emerito di Taranto.
Diventato arcivescovo metropolita di Palermo e primate di Sicilia il 4 aprile 1996, facendo il suo ingresso solenne in diocesi il 25 maggio dello stesso anno. È creato cardinale da papa Giovanni Paolo II nel concistoro del 21 febbraio 1998, con il Titolo di Santa Maria in Ara Coeli. Nel 2005 partecipa al conclave che elegge papa Benedetto XVI.
Nel 2003 riceve la Laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia presso l'università di Palermo, in riconoscimento del suo impegno per gli ammalati e i sofferenti.
Dal 19 dicembre 2006 è arcivescovo emerito di Palermo, per raggiunti limiti di età; gli succede l'arcivescovo Paolo Romeo.
Il 31 gennaio 2007 la Conferenza Episcopale Italiana lo nomina presidente della Federazione Italiana Esercizi Spirituali.
Ha compiuto 80 anni il 6 settembre 2010 ed è per questo escluso dal numero dei cardinali elettori per i futuri conclavi.
Il 19 novembre 2011 riceve a Battipaglia il premio internazionale Tu es Petrus dall'omonima associazione e accetta la carica di presidente onorario del comitato scientifico.
È stato membro della Congregazione per il clero, del Pontificio consiglio per i laici, del Pontificio consiglio per la famiglia e della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
Il 24 aprile 2012 è nominato membro della commissione costituita da papa Benedetto XVI per indagare sulla fuoriuscita di documenti e lettere riservati dal Vaticano insieme ai cardinali Julián Herranz Casado e Jozef Tomko, meglio nota quale commissione “Vatileaks”.
Il 25 maggio 2013 ha presieduto, come delegato papale, il rito di beatificazione di don Pino Puglisi, sacerdote ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, del quale aveva avviato il processo di beatificazione, in odium fidei, durante il suo episcopato palermitano, nel 1999.
Il 27 maggio 2022, in seguito alla morte del cardinale Angelo Sodano, diventa il più anziano cardinale italiano vivente e rimane tale fino alla creazione a cardinale del nunzio apostolico Angelo Acerbi, avvenuta durante il concistoro del 7 dicembre 2024.
== Pubblicazioni ==
Le meraviglie del Regno, LEV, Città del Vaticano 1989
L'Assistente per un'AC protesa alla nuova evangelizzazione, AVE, Roma 1991
Riscopriamo la nostra ministerialità, AVE, Roma 1992
A trent'anni dal concilio Vaticano II verso il grande Giubileo del 2000, AVE, Roma 1995
L'Azione cattolica in cammino col Papa, AVE, Roma 1995.
== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
La genealogia episcopale è:
Cardinale Scipione Rebiba
Cardinale Giulio Antonio Santori
Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
Cardinale Ludovico Ludovisi
Cardinale Luigi Caetani
Cardinale Ulderico Carpegna
Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
Papa Benedetto XIII
Papa Benedetto XIV
Cardinale Enrico Enriquez
Arcivescovo Manuel Quintano Bonifaz
Cardinale Buenaventura Córdoba Espinosa de la Cerda
Cardinale Giuseppe Maria Doria Pamphilj
Papa Pio VIII
Papa Pio IX
Cardinale Gustav Adolf von Hohenlohe-Schillingsfürst
Arcivescovo Salvatore Magnasco
Cardinale Gaetano Alimonda
Cardinale Agostino Richelmy
Arcivescovo Angelo Bartolomasi
Arcivescovo Ferdinando Bernardi
Arcivescovo Francesco Minerva
Cardinale Salvatore De Giorgi
La successione apostolica è:
Vescovo Raffaele Castielli (1987)
Vescovo Vito De Grisantis (2000)
Arcivescovo Salvatore Di Cristina (2001)
Vescovo Paolo Urso (2002)
Arcivescovo Michele Pennisi (2002)
Arcivescovo Cataldo Naro (2002)
Vescovo Mario Russotto (2003)
Arcivescovo Giuseppe Satriano (2014)
== Onorificenze ==
== Note ==
== Altri progetti ==
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salvatore De Giorgi
== Collegamenti esterni ==
Registrazioni di Salvatore De Giorgio, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
(EN) David M. Cheney, Salvatore De Giorgi, in Catholic Hierarchy.
(EN) Salvador Miranda, DE GIORGI, Salvatore, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 2mottobre 2019 (archiviato dall'url originale).
Biografia ufficiale, su diocesipa.it.