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Antonia Salzano

Antonia Salzano Acutis (Roma, 23 novembre 1966) è una scrittrice italiana.
Madre di Carlo Acutis, Santo della Chiesa cattolica morto nel 2006 a 15 anni a seguito di una leucemia fulminante, è autrice di numerosi scritti riguardanti la fede cristiana e la vita del figlio; i suoi scritti sono stati tradotti e pubblicati in numerose altre lingue tra cui l'inglese, il tedesco e il francese.


== Biografia ==
Prima del matrimonio si occupava delle attività editoriali del padre Antonio, morto nel 1995. Il 27 gennaio 1990 sposa Andrea Acutis, presidente dell'importante compagnia assicurativa italiana Vittoria Assicurazioni. 
Il 3 maggio 1991, a Londra, dove la coppia si trovava per lavoro, nasce Carlo, che morirà di leucemia nel 2006. 
Riavvicinatasi alla fede cattolica seguendo l'esempio di Carlo, a partire dagli anni 2020 inizia a scrivere libri riguardanti il percorso religioso del figlio, seguendo da vicino il processo di beatificazione e canonizzazione.
Antonia ha raccontato di avere sognato, quattro anni dopo la morte del figlio, una sua rivelazione che sarebbe diventata di nuovo mamma. Nel 2010, in effetti, la donna ha avuto due gemelli, Francesca e Michele.
Il defunto figlio viene beatificato i” 12 ottobre 2020 e proclamato santo il 7 settembre 2025 da papa Leone XIV. 


== Opere ==
 Antonia Salzano Acutis e Nicola Gori, Non io ma Dio. L'imitazione di Cristo secondo Carlo Acutis, Piemme, 2025, ISBN 9788856698428.
 Antonia Salzano Acutis, Il segreto di mio figlio. Perché Carlo Acutis è considerato un santo, 3ª ed., Piemme, 2025  [2022], ISBN 9791223800478.
 Antonia Salzano Acutis, Santa Messa santo me. La vita in Cristo secondo Carlo Acutis, Piemme, 2025, ISBN 9788856684520.
 Antonia Salzano Acutis, Spiritual insight. Riflessioni e appunti dagli esercizi spirituali di Carlo Acutis, Piemme, 2025, ISBN 9791223800072.
 Elias Coviello, La forza dell'amore. Una testimonianza sull'Eucaristia in compagnia del beato Carlo Acutis, Introduzione di Antonia Salzano Acutis, San Paolo Edizioni, 5 ottobre 2021, ISBN 9788892226869.


== Note ==

Giovanni Lajolo

Giovanni Lajolo (Novara, 3 gennaio 1935) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.


== Biografia ==


=== Formazione ===
Giovanni Lajolo, figlio del medico condotto di Grignasco, è nato a Novara il 3 gennaio 1935. È entrato inizialmente nel seminario minore della diocesi di Novara, all'epoca collocato sull'isola di Orta San Giulio; in seguito è passato al seminario di Arona, dopo aver trascorso un anno di studio in Irlanda, a Limerick. Ha frequentato la Pontificia Università Gregoriana come alunno del Pontificio Seminario Lombardo di Roma. Nel 1955 ha ottenuto la licenza in filosofia e nel 1959 in teologia.


=== Ministero sacerdotale ===
Il 29 aprile 1960 è stato ordinato sacerdote dall'allora vescovo ausiliare di Novara Ugo Poletti presso il santuario della Madonna del Sangue di Re.
Dopo un ulteriore periodo di studio e di perfezionamento in Germania e presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica, dal 1969 al 1974 ha prestato servizio presso la nunziatura in Germania. A novembre del 1974 si è trasferito a Roma, presso il Consiglio degli Affari pubblici della Santa Sede, dove ha avuto l'incarico di seguire come minutante le questioni di diversi paesi europei. Accanto al cardinale Agostino Casaroli si è occupato della revisioni di molti concordati con i paesi europei e anche quello tra la Santa Sede e lo stato italiano, rinnovato nel 1984.


=== Ministero episcopale e cardinalato ===
Il 3 ottobre 1988 è stato nominato segretario dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica ed eletto arcivescovo titolare di Cesariana.
Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 6 gennaio 1989 nella Basilica Vaticana da papa Giovanni Paolo II, coconsacranti gli arcivescovi Edward Idris Cassidy e José Tomás Sánchez.
Il 7 dicembre 1995 è stato nominato nunzio apostolico in Germania.
Il 6 ottobre 2003 è stato nominato segretario per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato.
Il 15 settembre 2006 papa Benedetto XVI lo ha nominato presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano.
Ha sostituito in questo incarico il cardinale Edmund Casimir Szoka.
È stato creato cardinale nel concistoro del 24 novembre 2007 da Benedetto XVI, ricevendo la diaconia di Santa Maria Liberatrice a Monte Testaccio. Il 19 ottobre 2008, nel corso della propria festa titolare, l'arciconfraternita di Santa Maria dell'Orto - la più antica di Roma per istituzione canonica (1492) fra quelle ancora in attività  - gli ha conferito la carica di cardinale protettore ad honorem. Carica istituzionale per secoli fino alla metà del Novecento e sempre ricoperta dai più eminenti porporati, dopo la revisione statutaria del 1992 può essere conferita solo a titolo onorifico. Il 3 settembre 2011 Benedetto XVI ha accettato le sue dimissioni per raggiunti limiti di età, chiedendogli di rimanere in carica sino al 1º ottobre successivo. Gli è succeduto l'arcivescovo Giuseppe Bertello.
Il 3 gennaio 2015, al compimento del suo ottantesimo compleanno, ha perso il diritto di entrare nei futuri conclavi. Dal maggio 2017 è succeduto al cardinale Attilio Nicora alla guida del consiglio di amministrazione dell'Università LUMSA, rimanendo in carica fino al 29 settembre 2025, giorno della nomina del cardinale Angelo De Donatis.
Il 19 maggio 2018 ha optato per l'ordine presbiterale mantenendo la titolarità di Santa Maria Liberatrice a Monte Testaccio elevata pro hac vice a titolo.


== Opere ==
I Concordati Moderni, Brescia, Morcelliana, 1968.
Libertà di religione e posizione della Chiesa nel diritto dello Stato, Roma, Edizioni Paoline (in coll. con Strigl), 1971.
Maria, silenzi e parole, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2011.
Le sette parole, Roma, G.E.I., seconda edizione 2011.
Via Crucis, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2013.
Passione Resurrezione. Riflessioni sul Vangelo secondo Giovanni, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2013.
Lettere alle amiche, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2014.
Postfazione al libro Che cosa ci fa lieti? di Giovanni Emidio Palaia, Tau- Todi, LUMSA-Roma, 2020.


== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
La genealogia episcopale è:

Cardinale Scipione Rebiba
Cardinale Giulio Antonio Santorio
Cardinale Girolamo Bernerio O.P.
Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
Cardinale Ludovico Ludovisi
Cardinale Luigi Caetani
Cardinale Ulderico Carpegna
Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri Degli Albertoni
Papa Benedetto XIII
Papa Benedetto XIV
Papa Clemente XIII
Cardinale Enrico Benedetto Stuart
Papa Leone XII
Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
Cardinale Camillo Di Pietro
Cardinale Mieczysław Halka Ledóchowski
Cardinale Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko
Arcivescovo Józef Bilczewski
Arcivescovo Bolesław Twardowski
Arcivescovo Eugeniusz Baziak
Papa Giovanni Paolo II
Cardinale Giovanni Lajolo
La successione apostolica è:

Arcivescovo Thomas Edward Gullickson (2004)
Arcivescovo Francis Assisi Chullikatt (2006)


== Onorificenze ==


=== Onorificenze italiane ===


=== Onorificenze straniere ===


== Note ==


== Altri progetti ==

 Wikiquote contiene citazioni di o su Giovanni Lajolo
 Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Lajolo


== Collegamenti esterni ==

(EN) David M. Cheney, Giovanni Lajolo, in Catholic Hierarchy. 
(EN) Salvador Miranda, LAJOLO, Giovanni, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 4 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale).