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Eugenio Ravignani
Eugenio Ravignani (Pola, 30 dicembre 1932 – Trieste, 7 maggio 2020) è stato un vescovo cattolico italiano.
== Biografia ==
Nacque a Pola, allora città italiana capoluogo di provincia e sede vescovile, il 30 dicembre 1932. Esule giuliano dalmata, nel 1946 giunse a Trieste con la famiglia.
=== Formazione e ministero sacerdotale ===
Entrato nel seminario vescovile di Trieste, frequentò il liceo classico del seminario di Vittorio Veneto. Completò gli studi teologici nel seminario triestino.
Il 3 luglio 1955 fu ordinato presbitero, nella cattedrale di San Giusto a Trieste, dal vescovo Antonio Santin.
Dopo l'ordinazione continuò la sua formazione e il 1º luglio 1961 ottenne la laurea in teologia alla Pontificia Università Lateranense di Roma.
Nel 1967 fu incaricato dal vescovo Antonio Santin di instaurare un dialogo ecumenico con i responsabili delle altre comunità cristiane e israelitiche presenti in diocesi. Il 15 agosto 1968 fu nominato rettore e prefetto degli studi del seminario vescovile triestino, mentre dal settembre 1978 al febbraio 1981 fu anche direttore del settimanale diocesano "Vita Nuova".
=== Ministero episcopale ===
Il 7 marzo 1983 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Vittorio Veneto; succedette ad Antonio Cunial, deceduto il 10 agosto 1982. Il 24 aprile 1983 ricevette l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di San Giusto, dal vescovo di Trieste Lorenzo Bellomi, co-consacranti il vescovo emerito di Feltre e Belluno Gioacchino Muccin e l'arcivescovo di Gorizia e Gradisca Antonio Vitale Bommarco. Il 15 maggio seguente prese possesso della diocesi.
Il 4 gennaio 1997 lo stesso papa lo trasferì alla diocesi di Trieste, dove succedette a Lorenzo Bellomi, deceduto il 23 agosto 1996. Prese possesso canonico della diocesi il 2 febbraio.
Ricoprì anche l'incarico di vicepresidente della Conferenza episcopale triveneta, dal 2000 al 2009 e, in seno alla Conferenza Episcopale Italiana, fu membro della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo, dal 1998 al 2001, e della Commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università.
Il 31 dicembre 2007, in occasione del Te Deum di fine anno, compiuti i 75 anni, comunicò di aver presentato la rinuncia all'incarico per raggiunti limiti di età.
Il 4 ottobre 2008, nella cattedrale di San Giusto a Trieste, concelebrò la messa di beatificazione di don Francesco Giovanni Bonifacio assieme all'arcivescovo Angelo Amato, rappresentante pontificio e prefetto della Congregazione delle cause dei santi.
Nel 2008 gli fu conferito il premio San Giusto d'Oro dai cronisti del Friuli-Venezia Giulia.
Il 4 luglio 2009 papa Benedetto XVI accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età, al governo pastorale della diocesi di Trieste; gli succedette Giampaolo Crepaldi, fino ad allora segretario del Pontificio consiglio della giustizia e della pace. Rimase amministratore apostolico della diocesi fino all'ingresso del successore, avvenuto il 4 ottobre seguente. Da vescovo emerito continuò a risiedere a Trieste.
Morì dopo una lunga malattia il 7 maggio 2020, all'età di 87 anni, a Trieste. Dopo le esequie, celebrate il 21 maggio dall'arcivescovo Giampaolo Crepaldi nella cattedrale di San Giusto, fu sepolto nello stesso edificio.
== Genealogia episcopale ==
La genealogia episcopale è:
Cardinale Scipione Rebiba
Cardinale Giulio Antonio Santori
Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
Cardinale Ludovico Ludovisi
Cardinale Luigi Caetani
Cardinale Ulderico Carpegna
Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
Papa Benedetto XIII
Papa Benedetto XIV
Papa Clemente XIII
Cardinale Marcantonio Colonna
Cardinale Giacinto Sigismondo Gerdil, B.
Cardinale Giulio Maria della Somaglia
Cardinale Carlo Odescalchi, S.I.
Cardinale Costantino Patrizi Naro
Cardinale Lucido Maria Parocchi
Cardinale Agostino Gaetano Riboldi
Vescovo Francesco Ciceri
Vescovo Ferdinando Rodolfi
Vescovo Antonio Mantiero
Vescovo Giuseppe Carraro
Vescovo Lorenzo Bellomi
Vescovo Eugenio Ravignani
== Onorificenze ==
== Opere ==
Giuseppe Alberigo, Alberto Melloni, Roberto Villa, Orioldo Marson e Eugenio Ravignani, Giuseppe Dossetti: Un itinerario spirituale, Istituto superiore di scienze religiose di Portogruaro, Nuova dimensione, ISBN 8889100354.
== Note ==
== Altri progetti ==
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eugenio Ravignani
== Collegamenti esterni ==
(EN) David M. Cheney, Eugenio Ravignani, in Catholic Hierarchy.
Eugenio Ravignani, su chiesacattolica.it, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 26 novembre 2023.
Raccolta di articoli su mons. Eugenio Ravignani pubblicati, insieme ad alcune foto, sul settimanale diocesano di Trieste in occasione del XXV anniversario di ordinazione episcopale, su vitanuovatrieste.it. URL consultato il 26 novembre 2023 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2012).
Brattico Elvira
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Marta García (pilota automobilistica)
Marta García López (Dénia, 9 agosto 2000) è una pilota automobilistica spagnola, vincitrice del primo campionato di F1 Academy nel 2023 ed attualmente in forza alla scuderia Iron Dames nel FRECA (Campionato Europeo di Formula Regional, promosso da Alpine).
== Carriera ==
Marta García inizia la sua carriera in kart, nel 2015 ha vinto il CIK-FIA Karting Academy Trophy e il Trofeo delle Industrie, la più antica gara di kart al mondo che è stata vinta in precedenza da molti campioni di Formula 1 come Fernando Alonso, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Nel 2016 esordisce nelle corse in monoposto partecipando alla Formula 4 spagnola con Drivex ed entra nella Renault Sport Academy. L'anno seguente rimane nella serie spagnola con il team MP Motorsport; a fine stagione perde il sostegno dell'Academy del marchio francese.
Dopo esser rimasta ferma un anno, nel 2019 passa alla W Series, serie riservata alle donne. García ottiene due podi tra cui la vittoria al Norisring e a fine stagione chiude quarta in classifica piloti. Nel 2020 a causa della pandemia di COVID-19 la W Series viene sospesa e la pilota spagnola rimane ferma per un altro anno. García ritorna in pista nella W Series per altri due anni.
Nel 2023 passa alla neonata serie, F1 Academy guidando per il team Prema Racing. La ragazza spagnola si dimostra subito competitiva vince due gare al Red Bull Ring. La sua terza vittoria arriva a Valencia, dove partita dalla pole vince davanti a Nerea Martí. Dopo aver collezionati quattro podi nei round di Catalogna e Zandvoort torna alla vittoria in gara uno a Monza davanti a Léna Bühler. Al Paul Ricard ottiene altre due vittorie, poi grazie alla vittoria ad Austin si laurea campione nella serie con due corse d'anticipo. Chiude la stagione con sette vittorie, dodici podi e 56 punti di vantaggio su Léna Bühler, seconda classificata.
Per la stagione 2024, García passa alla Formula Regional europea con il supporto della stessa F1 Accademy, Pirelli e Tatuus. In un primo momento doveva correre per il team Prema ma dopo i primi test pre stagionali decide di passare alla Iron Dames. Sempre in quel anno prenderà parte ai Rookie test della Formula E con il team ERT.
Nel novembre del 2024, prenderà parte ai test della Formula E sul Circuito di Valencia con la Porsche.
== Risultati ==
=== Riassunto della carriera ===
* Stagione in corso.† Avendo partecipato come pilota ospite, non poteva guadagnare punti.
=== W Series ===
(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Le gare in corsivo indicano Gpv)
=== F1 Academy ===
(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Le gare in corsivo indicano Gpv)
=== Formula Regional europea ===
(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Le gare in corsivo indicano Gpv)
== Note ==
== Altri progetti ==
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Marta García
== Collegamenti esterni ==
(ES) Sito ufficiale, su martagarcia.eu.
Marta Garcia (canale), su YouTube.
(EN) Marta García, su driverdb.com, DriverDB AB.
(EN) Marta García, su IMDb, IMDb.com.