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Giuseppe De Rita
Giuseppe De Rita (Roma, 27 luglio 1932) è un sociologo italiano.
== Biografia ==
Nato a Roma nel 1932, dopo aver frequentato il liceo classico presso l'Istituto Massimiliano Massimo dei Padri Gesuiti, nel 1954 si laurea in giurisprudenza. Dal 1955 al 1963 è funzionario, con Giorgio Ceriani Sebregondi, della Svimez (Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno) di cui dirige la sezione sociologica dal 1958 al 1963.
Nel 1964 è - assieme a Pietro Longo e Gino Levi Martinoli - tra i fondatori del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali), di cui è stato consigliere delegato per dieci anni e poi segretario generale dal 1974, diventandone, infine, presidente nel 2007. A partire dal 1967, le attività di ricerca e gli spunti di analisi dell'istituto vengono condensati nel Rapporto sulla situazione Sociale del Paese - giunto nel 2024 alla 58ª edizione.
È stato Presidente del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) dal 1989 al 2000.
Svolge intensa attività di pubblicista, è editorialista del Corriere della Sera e partecipa ai più importanti convegni e dibattiti sulle condizioni e le linee di sviluppo della società italiana.
== Opere ==
Giuseppe De Rita (prefazione), Evoluzione e sviluppo del tessuto socio-economico del materano, 1986, Milano, FrancoAngeli (a cura della Camera di Commercio di Matera).
Giuseppe De Rita,Gennaro Acquaviva, La chiesa galassia e l'ultimo concordato, Milano, Rusconi, 1987, ISBN 88-18-12047-6.
Giuseppe De Rita, Le professioni del sociale, Segrate, Mondadori-Le Monnier, 1991, ISBN 88-00-710018.
Giuseppe De Rita, Una città speciale. Rapporto su Venezia, Venezia, Marsilio, 1993, ISBN 978-88-317-57850.
Giuseppe De Rita, Aldo Bonomi, Manifesto per lo sviluppo locale: dall'azione di comunità ai Patti territoriali, Torino, Bollati Boringhieri, 1998, ISBN 88-339-1088-1.
Giuseppe De Rita, Antonio Galdo, Capolinea a Nordest, Venezia, Marsilio, 2001, ISBN 88-317-7691-6.
Giuseppe De Rita, Il regno inerme: società e crisi delle istituzioni, Torino, Einaudi, 2002, ISBN 88-06-16115-6.
Giuseppe De Rita, Aldo Bonomi, Massimo Cacciari, Che fine ha fatto la borghesia? Dialogo sulla nuova classe dirigente in Italia, a cura di Antonino Zaniboni, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 88-06-17553-X.
Giuseppe De Rita, Come siamo cambiati, Roma, Edizioni dell'Asino, 2008, ISBN 978-88-635-70038.
Giuseppe De Rita, Maria Luisa De Rita, Cinquant'anni a Courmayeur, Roma, Liaison, 2010, ISBN 978-88-955-86168.
Giuseppe De Rita, Antonio Galdo, L'eclissi della borghesia, Roma-Bari, Laterza, 2011, ISBN 978-88-420-9793-8.
Giuseppe De Rita, Antonio Galdo, Il popolo e gli dei, Roma-Bari, Laterza, 2014, ISBN 978-88-581-0986-1.
Giuseppe De Rita, Aldo Bonomi, Dialogo sull'Italia, Milano, Apogeo, 2014, ISBN 978-88-503-32922.
Giuseppe De Rita, La piazza, quel raccoglitore di tensioni e di domande di relazionalità (contributo al volume “Piazze in piazza” di Giampiero Castellotti), Roma, SPedizioni editore, 2016. ISBN 978-88-941517-0-1
Giuseppe De Rita, Dappertutto e rasoterra. Cinquant'anni di storia della società italiana, Segrate, Mondadori, 2019, ISBN 978-880-4683469.
Giuseppe De Rita, Antonio Galdo, Prigionieri del presente. Come uscire dalla trappola della modernità, Einaudi, Torino, 2018.
Giuseppe De Rita, Come cambia l'Italia. Discontinuità e continuismo, Roma, edizioni E/O, 2020, ISBN 978-88-335-72116.
Giuseppe De Rita, Il lungo Mezzogiorno, Roma-Bari, Laterza, 2020, ISBN 978-88-581-39837.
Giuseppe De Rita, Goffredo Fofi, Cecrope Barilli, una vita d'eccezione, Roma, Edizioni dell'Asino, 2022, ISBN 978-88-635-74678.
Giuseppe De Rita, Lorenzo Salvia, Oligarca per caso, Solferino, Milano, 2024. ISBN 978-88-282156-8-4.
== Onorificenze ==
== Note ==
== Altri progetti ==
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Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe De Rita
== Collegamenti esterni ==
De Rita, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Giuseppe De Rita, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
(EN) Opere di Giuseppe De Rita, su Open Library, Internet Archive.
Registrazioni di Giuseppe De Rita, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
Giuseppe De Rita in Cinquantamila Giorni. La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti, 10 febbraio 2014
Giuseppe De Rita - Autori, Giulio Einaudi Editore, su einaudi.it.
La storia siamo noi - Giuseppe De Rita. Faccia a faccia con il sociologo, lastoriasiamonoi.rai.it, su lastoriasiamonoi.rai.it (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2016).
Antonio Galdo
Antonio Galdo (Napoli, 17 ottobre 1957) è un giornalista e scrittore italiano.
== Biografia ==
Vive a Roma, dove ha fondato e dirige il sito Non sprecare.it, leader in Italia sui temi della sostenibilità basata sui 17 obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. La bussola editoriale del sito è contenuta in diversi libri scritti da Galdo: Non sprecare, Basta poco, L’egoismo è finito (tutti pubblicati da Einaudi), Vivi lieve (Mondadori), Il Mito infranto: come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto (Codice Edizioni). In particolare, in quest’ultimo testo, pubblicato nel 2025, Galdo denuncia la deriva in atto sotto l’ombrello del dilagante abuso della parola sostenibilità, che nei fatti non può esistere se prescinde dalla riduzione delle diseguaglianze. Al contrario, nella sua falsa versione e applicazione, il modello di sviluppo green sta aumentando le disparità, creando nuove fratture, nuovi muri e nuovi privilegi.
Alla stessa linea editoriale è ispirato il Premio Non sprecare, che Galdo ha creato nel 2009 e attualmente dirige e realizza in collaborazione con l’università LUISS. Ogni anno vengono selezionati progetti, idee e iniziative originali e utili per la sostenibilità e contro lo spreco, coinvolgendo in modo attivo le scuole in tutta Italia.
E proprio nelle scuole di ogni ordine e grado, Galdo svolge da anni la sua attività di divulgatore, compreso il libro di Educazione civica intitolato Non è ancora tardi, come l’Educazione civica ci fa vincere la sfida del futuro (De Agostini Libri), un testo scritto per gli studenti dalle scuole medie alle superiori.
Nel corso della sua lunga carriera Galdo ha lavorato per tutti i più importanti giornali italiani e in televisione, per oltre dieci anni, con Enzo Biagi. Il suo percorso professionale è iniziato al quotidiano Il Mattino, dove scrive da cronista quando è ancora studente universitario. Qualche anno dopo la laurea in Economia e Commercio, e dopo diverse esperienze di lavoro con varie testate a Napoli, Roma, Londra e Milano, si trasferisce definitivamente a Roma. Qui diventa una firma di punta del settimanale Panorama, dove resta per circa vent'anni, e intanto firma, da autore, diversi programmi televisivi (tra questi La storia della classe dirigente in Italia per Rai Educational) e radiofonici (tra questi I Palazzi del potere, Fabbriche, Vite sprecone) per Radio 2 e per Radio 3.
Galdo si molto occupato anche della società italiana, che ha raccontato con una serie di inchieste sul territorio, in tutte le regioni del Paese. E con alcuni libri, come L’eclissi della borghesia e Il Popolo e gli Dei (entrambi pubblicati dalla casa editrice Laterza), scritti con Giuseppe De Rita, il più autorevole sociologo italiano.
Ha avuto due brevi parentesi di direttore. La prima, quando a soli 28 anni creò il mensile Itinerario a Napoli, ispirandosi a una continuità editoriale e culturale con la rivista Nord e Sud, fondata da Francesco Compagna nel 1954, dopo avere lasciato Il Mondo di Mario Pannunzio. Galdo conosceva bene la parabola di Nord e Sud, in quanto agli inizi della sua carriera aveva scritto diversi articoli anche per la rivista di Compagna. Rinunciò alla direzione di Itinerario nel 1989, per trasferirsi a Milano, da dove ha fatto per due anni l’inviato speciale per un network di quotidiani, tra i quali Il Mattino, Il Gazzettino Veneto, Il Secolo XIX, La Sicilia, La Gazzetta del Mezzogiorno e Il Messaggero. La seconda parentesi di direttore, tra il 2008 e il 2010, è durata meno di due anni, durante i quali Galdo ha diretto il quotidiano L'Indipendente provando a farlo diventare la voce dei “Moderati rivoluzionari”. Un tentativo che si concluse, però, con la vendita del giornale.
== Opere ==
Denaro Contante, Rizzoli, 1990
Intervista a Giuseppe De Rita sulla borghesia in Italia, Laterza, 1996
Ospedale Italia, Il Saggiatore, 1998
Guai a chi li tocca. L'Italia in ostaggio delle corporazioni: dai medici ai ferrovieri, dai gondolieri ai magistrati, Arnoldo Mondadori Editore, 2000
Capolinea a Nordest, con Giuseppe De Rita, Marsilio, 2001
Saranno potenti? Storia, declino e nuovi protagonisti della classe dirigente italiana, Sperling & Kupfer, 2003
Pietro Ingrao, il compagno disarmato, Sperling & Kupfer, 2004
Fabbriche. Storie, personaggi e luoghi di una passione italiana, Einaudi, 2007
Non Sprecare, Einaudi, 2008
Basta Poco, Einaudi, 2011
L'eclissi della borghesia, con Giuseppe De Rita, Laterza, 2011
Non Sprecare edizione tascabile, Einaudi, 2012
L'egoismo è finito, Einaudi, 2012
Il Popolo e gli Dei con Giuseppe De Rita, Laterza, 2014
Ultimi, così le statistiche condannano l'Italia Einaudi, 2016
Prigionieri del presente con Giuseppe De Rita Einaudi, 2018
Vivi lieve Mondadori, 2019
Gli sbandati: la nuova classe dirigente e le scuole del potere, Il Sole 24 Ore Edizioni, 2021
Il Mito infranto: come la falsa sostenibilità ha reso il mondo più ingiusto, Codice Edizioni, 2025
Non è ancora Tardi: perché l’Educazione civica ci fa vincere la sfida del futuro, De Agostini Libri, 2025
== Note ==
^ Vite sprecone su Radio 2 Archiviato Archiviato il 20 febbraio 2014 in Internet Archive. il 20 febbraio 2014 in Internet Archive.
^ I moderati che vorrei
== Altri progetti ==
Wikiquote contiene citazioni di o su Antonio Galdo
== Collegamenti esterni ==
Sito Non Sprecare, su nonsprecare.it.