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Alberto Alesina

Alberto Alesina (Broni, 29 aprile 1957 – Boston, 23 maggio 2020) è stato un economista italiano, professore all'Università Harvard e professore invitato all'Università Bocconi.


== Biografia ==


=== Formazione e carriera ===
Dopo aver ottenuto il diploma al liceo classico Giovanni Berchet di Milano, frequenta il DES (Discipline Economiche e Sociali) all'università Bocconi di Milano nel 1976 nello stesso corso di Renato Soru, laureandosi nel 1981.
Nel 1986 consegue un PhD in economia presso l'Università di Harvard e continua l'attività accademica negli Stati Uniti. Dal 2003 al 2006, Alesina è stato presidente del dipartimento di economia. Dal 2003 al 2020 Alesina è titolare della cattedra "Nathaniel Ropes" di economia politica ad Harvard. È stato ricercatore in visita presso diverse istituzioni tra cui il Massachusetts Institute of Technology (MIT), l'Università di Tel Aviv, l'Università di Stoccolma, la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale (FMI). Nel 2006, Alesina ha partecipato al progetto Stock Exchange of Visions. 
Figura tra gli studiosi italiani di economia con maggiore indice H.
Dagli anni novanta compare periodicamente in televisione sulle reti nazionali come ospite a programmi politici e culturali (Ballarò, L'infedele, Porta a Porta, ecc.) e come editorialista per il Sole 24 Ore e il Corriere della Sera. È stato inoltre tra i fondatori della rivista di ricerca Voxeu.org e di Lavoce.info. Ha pubblicato editoriali su importanti quotidiani di tutto il mondo.
Il lavoro di Alesina ha trattato una varietà di argomenti, tra cui i cicli di economia politica, l'economia politica della politica fiscale e dei deficit di bilancio, il processo di integrazione europea, le politiche di stabilizzazione nei paesi ad alta inflazione, le unioni monetarie, gli effetti economici delle politiche ridistributive, le differenze nello stato sociale negli Stati Uniti e in Europa, le differenze nel sistema economico negli Stati Uniti e in Europa, l'effetto dei sistemi elettorali sulle politiche economiche, i determinanti della scelta di diversi sistemi elettorali.
Alesina era membro del National Bureau of Economic Research (dove è stato fondatore del gruppo di ricerca in political economy nel 2004 e ha coordinato il gruppo di ricerca di "political economy" dal 2006 al 2020), del Centre for Economic Policy Research di Londra e dell'Econometric Society' (ove è stato eletto research fellow nel 2003). È stato inoltre eletto membro dell'American Academy of Arts and Sciences nel 2006.


=== Pubblicazioni ===
Alesina ha pubblicato cinque volumi e ne ha curati molti altri. I suoi volumi accademici più conosciuti sono The Size of Nations (MIT press), The Future of Europe: Reform or Decline (2006, MIT Press) e Fighting Poverty in the US and Europea: A World of Difference (2004, Oxford University Press). 
È stato condirettore del Quarterly Journal of Economics per otto anni e redattore associato di numerose riviste accademiche.
Nel 2006 pubblica Goodbye Europa, un saggio scritto a quattro mani con l'economista Francesco Giavazzi, dedicato ad illustrare i problemi attuali dell'integrazione europea ed un loro possibile contenimento o soluzione.
Nel 2007 pubblica, sempre con Francesco Giavazzi, Il liberismo è di sinistra, un saggio in cui sostiene che riforme liberiste, se scritte ed attuate bene, possano risollevare lo status di quelle categorie sociali più deboli meglio di quanto possano fare l'assistenzialismo ed il collettivismo.
Sempre nel 2007 pubblica, assieme ad Andrea Ichino una proposta di tassare le donne in modo minore rispetto agli uomini (Gender Based Taxation). Tale provvedimento non avrebbe costi sulle casse dello stato e - secondo gli autori - dovrebbe contribuire al raggiungimento delle pari opportunità tra uomo e donna.
Nel novembre 2009 pubblica il libro L'Italia fatta in casa, scritto con Andrea Ichino, sul delicato tema della forza lavoro italiana che vive tra le mura domestiche e come essa incide sull'economia nazionale.
Il libro scritto a sei mani con Giavazzi e Carlo Favero, "Austerità, quando funziona e quando no", pubblicato nel 2019 da Rizzoli, ha ottenuto il premio Hayek.


==== Austerità espansiva ====
Nel 2009, insieme a Silvia Ardagna, Alesina ha pubblicato «Large Changes in Fiscal Policy: Taxes Versus Spending», un lavoro accademico molto citato, e molto influente, con cui gli autori intendevano mostrare come misure di austerità e di rigore non danneggino le economie, ma, anzi, al contrario, aiutino la ripresa economica (cosiddetta "austerità espansiva").
Secondo l'economista Paul Krugman, premio Nobel per l'economia, l'articolo dei due economisti ha avuto una grande influenza sui decisori politici e, insieme a Growth in a Time of Debt di Carmen Reinhart e Kenneth Rogoff (2010), ha contribuito a creare il clima per l'ondata di austerity fiscale che, a partire dal 2010, ha dilagato sull'Europa durante l'imperversare della crisi economica iniziata nel 2008. Nel suo articolo, Krugman fa notare come, mentre entrambi i lavori hanno fornito la giustificazione tecnica per una serie di misure recessive e socialmente inique in tutta Europa, a un successivo approfondito esame si sono mostrati entrambi profondamente fallaci, perché viziati da errori concettuali e fattuali, dimostrati, tra gli altri, da analisti economici del Fondo Monetario Internazionale e del Roosevelt Institute. La teoria dell'"austerità espansiva" di Alesina e Ardagna è stata "demolita" da Olivier Blanchard, economista capo del Fondo Monetario Internazionale, che mostrò come lo studio fosse viziato da una grossolana sottostima, pari a una unità, dei moltiplicatori usati nell'analisi. Krugman ha descritto il lavoro dei 'Bocconi Boys' Alesina e Ardagna come "un assalto frontale e pieno all'affermazione keynesiana secondo cui i tagli alla spesa pubblica sulle economie deboli producono ulteriore debolezza".


=== Morte ===
Muore il 23 maggio 2020 all'età di 63 anni a causa di un arresto cardiaco durante una camminata in montagna insieme a sua moglie.


== Opere ==
Senso non comune. L'economia oltre ai pregiudizi, Università Bocconi editore, 2002
The Size of Nations, con Enrico Spolaore, 2003
Economia elettorale. Tra promesse e realtà, con Nouriel Roubini, Università Bocconi editore, 2004
Un mondo di differenze. Combattere la povertà negli Stati Uniti e in Europa, con Edward Glaeser, Laterza, 2005
Goodbye Europa. Cronache d'un declino economico e politico, con Francesco Giavazzi, Rizzoli, 2006
Il liberismo è di sinistra, con Francesco Giavazzi, Il Saggiatore, 2007
La crisi. Può la politica salvare il mondo?, con Francesco Giavazzi, Il Saggiatore, 2008
L'Italia fatta in casa, con Andrea Ichino, Arnoldo Mondadori Editore, 2009
Austerità, quando funziona e quando no, con Carlo Favero e Francesco Giavazzi, Rizzoli, 2019.


== Note ==


== Altri progetti ==

 Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alberto Alesina


== Collegamenti esterni ==

 Alesina, Alberto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. 
(EN) Alberto Alesina, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University. 
(EN) Opere di Alberto Alesina, su Open Library, Internet Archive. 
 Registrazioni di Alberto Alesina, su RadioRadicale.it, Radio Radicale. 
 L'articolo apparso su Il sole 24 ore, su ilsole24ore.com.
 Il sito di Lavoce.info, su lavoce.info.
 Il sito di Voxeu.org, su voxeu.org. URL consultato il 26 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2009).

Carlo Ambrogio Favero

Carlo Ambrogio Favero (Milano, 5 gennaio 1962) è un economista italiano.


== Biografia ==
Nato a Milano, ha frequentato l'università Bocconi, dove si è laureato (DES) nel 1985. Nel 1986 ha ottenuto la specialistica alla LSE e nel 1989 il dottorato all'università di Oxford, sotto la supervisione di David Henry e John Muelbauer. Ha iniziato la carriera accademica nel ruolo di lecturer nelle università di Londra, Cambridge e in seguito per un anno è stato professore associato ad Ancona, per passare infine all'università Bocconi, in cui dal 2011 ricopre la Deutsche Bank Chair in Asset Pricing and Quantitative Finance. 
Dal 2013 guida il dipartimento di Finanza dell'università e dal 2011 al 2016 è stato presidente dell'istituto IGIER, ente di ricerca afferente l'università. Fa parte del gruppo dei ricercatori del CEPR, della Royal Economic Society e della Econometric Society.
Favero è sposato ed ha un figlio e due figlie.


== Ricerca ==
Si occupa di Econometria applicata, di politiche fiscali e di VAR models macroeconomici e finanziari. Il suo H-index secondo Google Scholar è 50, con più di 10000 citazioni alle sue pubblicazioni.


== Opere ==
"The Output Effect of Fiscal Stabilization Plans", con Alesina e Giavazzi, Journal of International Economics, 2015
"Modelling and forecasting government bond spreads in the euro area: a GVAR model", Journal of Econometrics, vol. 177, issue 2, pages 343-356.
"Modelling and forecasting government bond spreads in the euro area: a GVAR model", Journal of Econometrics, 2013
"Reconciling VAR based and Narrative Measures of the Tax Multiplier", con Giavazzi American Economic Journal: Economic Policy 4(2): 1–28.
"Yield spreads on EMU government bonds", con Codogno e Missale, Economic Policy, 2011
"Financial Factors, Macroeconomic Information and the Expectations Theory of the Term Structure of Interest Rates", Journal of Econometrics
"Taylor Rules and the Term Structure". Journal of Monetary Economics,  pp.1377- 1393 Vol.53.
"Austerity, when it works and when it doesn't" insieme ad Alesina e Giavazzi


== Riconoscimenti ==
Ha ricevuto l'Addington Prize dal Fraser Institue per l'articolo "The Output Effect of Fiscal Stabilization Plans"
Ha ottenuto il premio Hayek book prize dal Manhattan institute per il libro "Austerity, when it works and when it doesn't"


== Note ==


== Collegamenti esterni ==

(EN) Carlo Ambrogio Favero, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.

Francesco Giavazzi

Francesco Giavazzi (Bergamo, 11 agosto 1949) è un economista italiano.


== Biografia ==
Laureato in Ingegneria elettronica al Politecnico di Milano nel 1972, ha conseguito il PhD (corrispondente al dottorato di ricerca) in Economia presso il Massachusetts Institute of Technology di Boston (Stati Uniti) nel 1978. Già professore all'Università degli Studi di Padova e all'Università Ca' Foscari Venezia, attualmente insegna politica economica all'Università Bocconi di Milano, della quale è stato pro-rettore alla ricerca fra il 2000 ed il 2002; inoltre è un regolare professore in visita al MIT di Boston.
Fra il 1992 e il 1994 è stato dirigente generale del Ministero del Tesoro, responsabile della ricerca economica, gestione del debito pubblico e delle privatizzazioni. È stato membro del consiglio di amministrazione e del comitato esecutivo dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (Ina), dal 1992, quando fu privatizzata, fino alla conclusione dell'offerta pubblica di acquisto (opa) lanciata dalle Assicurazioni Generali.
Successivamente è stato vicepresidente del Banco di Napoli (1998-2000) in rappresentanza dello stesso Istituto Nazionale delle Assicurazioni. Dal 1998 al 2000 è stato anche consigliere economico della Presidenza del Consiglio dei ministri durante il Governo D'Alema II. Dal 2000 al 2010 è stato membro del gruppo di consiglieri economici del Presidente della Commissione europea. Dal 2000 fa inoltre parte del Consiglio di amministrazione, come indipendente, di Vitale & Associati SpA.
È ricercatore e membro del comitato esecutivo del CEPR (Centre for Economic Policy Research) di Londra, e associato di ricerca del National Bureau of Economic Research (Nber) di Boston (Stati Uniti). Collabora con il Corriere della Sera dal 2004 di cui è editorialista economico ed è fra i fondatori del sito di critica politica ed economica. Dal 2004, inoltre, è membro del Comitato dei garanti della Scuola Galileiana di Studi Superiori. Dal 2005 entra nel Consiglio di Amministrazione come indipendente di Arsenale di Venezia SpA. Nel 2006 ha aderito al Tavolo dei volenterosi promosso da Daniele Capezzone. Dopo alcuni convegni, il progetto è stato però abbandonato proprio dall'ex segretario di Radicali Italiani per la creazione di Decidere.net.
Ha vinto, nel 2007, l'undicesima edizione del premio "È giornalismo", riconoscimento ideato e fondato da Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e Giancarlo Aneri. Dal 2008 entra nel Consiglio di Amministrazione, come indipendente, di Autogrill SpA. Nel maggio 2012 viene chiamato in qualità di esperto dal Presidente del Consiglio Mario Monti a collaborare all'analisi di Spending Review della spesa pubblica italiana. Nel 2021 viene nominato consigliere economico del Governo Draghi.


== Pensiero ==
Le opinioni in materia economica di Francesco Giavazzi, espresse sui suoi libri e sugli editoriali in prima pagina sul Corriere della Sera, richiamano principalmente il liberalismo classico e il liberismo filoamericano, vicino alle idee della scuola di Chicago, di Milton Friedman e di Luigi Einaudi. A livello politico, pur non essendosi mai schierato ufficialmente, ha dichiarato in alcune occasioni di riconoscere il Partito Radicale di Marco Pannella come unico sostenitore autentico delle sue proposte economiche.
Ha sostenuto con Alberto Alesina che l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori genererebbe un incremento della produttività delle imprese italiane: "Il guaio è che la maggior flessibilità è stata ottenuta imponendo un costo elevato ai giovani, mentre i lavoratori più anziani continuavano ad essere protetti da contratti a tempo indeterminato. E, se occupati in imprese con più di quindici dipendenti (ecco un altro fattore di iniquità), protetti anche dall'articolo 18 che ne sancisce l'illicenziabilità per motivi economici. E se poi la loro azienda è in difficoltà li soccorre la cassa integrazione, un istituto sconosciuto alla gran maggioranza dei giovani.".


== Libri ==
Francesco Giavazzi è anche scrittore di saggi economici destinati al grande pubblico. Nel 2005 pubblica Lobby d'Italia per la Biblioteca Universale Rizzoli, un libro che denuncia i paradossi ed i problemi dell'economia italiana causati dalle mille corporazioni come tassisti, farmacisti titolari di farmacie, professori universitari, notai, avvocati, ecc. ecc. Nel 2006 pubblica Goodbye Europa, un libro scritto a quattro mani con l'economista Alberto Alesina, dedicato ad illustrare i problemi attuali dell'integrazione europea, ed una loro possibile arginazione e soluzione.
L'anno seguente esce, sempre per i tipi di Alesina, Il liberismo è di sinistra, un saggio nel quale descrive le riforme liberali che dovrebbero essere attuate in Italia. Il titolo è in realtà una provocazione che intende spiegare come le vere riforme liberali, se scritte ed attuate bene, possano in realtà risollevare lo status di quelle categorie sociali più deboli meglio di quanto possa fare l'assistenzialismo ed il collettivismo.
Nell'autunno 2008 nel pieno della crisi economico-finanziaria scoppiata in seguito al fallimento della Lehman Brothers pubblica, ancora una volta con Alesina, La Crisi. Può la politica salvare il mondo?, un libro che ha l'obiettivo di smontare tutti i possibili slogan fatalisti contro il capitalismo moderno, mettendo in luce la cattiva politica, un conflitto tra mercato e stato, tra regolatori e regolati, aiutando a capire anche come l'Italia può continuare a crescere.
Nel 2019 pubblica, insieme a Favero e Alesina, Austerity, when it works and when it doesn't. Il libro costituisce una voce fuori dal coro: dopo tante critiche mosse da altri economisti alle politiche di austerità, i tre autori si prefiggono di mostrare come l'austerità sia necessaria nel momento in cui il debito pubblico è troppo alto, così da avere pesanti ricadute sulla crescita. Essa funziona non se applicata aumentando le tasse, ma tagliando la spesa pubblica. L'incremento fiscale infatti causa le recessioni di cui parlano gli economisti che avversano le misure di austerità, di contro il taglio alla spesa supporta gli investimenti e la crescita portando ad una veloce ripresa economica. Il libro adotta uno stile narrativo con cui si descrive, a suffragio della tesi, i momenti storici in cui i governi hanno adottato politiche di austerità.


== Onorificenze ==


== Opere ==
Verità scomode. Quando l'economia sfida la politica, Milano, Università Bocconi editore, 2001.
Quale Europa. Usi ed abusi del Trattato di Nizza, con Richard Baldwin ed Erik Berglof, Milano, Università Bocconi editore, 2002.
Lobby d'Italia. L'Italia dei monopoli, delle corporazioni e dei privilegi. Di giornalisti, farmacisti, professori, banchieri, notai... Le storture di un Paese bloccato, Milano, Rizzoli, 2005.
con Alberto Alesina, Goodbye Europa. Cronache d'un declino economico e politico, Milano, Rizzoli, 2006.
Il liberismo è di sinistra, con Alberto Alesina, Milano, Il Saggiatore, 2007.
La crisi. Può la politica salvare il mondo?, con Alberto Alesina, Milano, Il Saggiatore, 2008.
Macroeconomia, Una prospettiva europea con Olivier Blanchard, Alessia Amighini, il Mulino, 2010
con Giorgio Barbieri, Corruzione a norma di legge. La lobby grandi opere che affonda l'Italia, Rizzoli, Milano, 2014.


== Note ==


== Altri progetti ==

 Wikiquote contiene citazioni di o su Francesco Giavazzi


== Collegamenti esterni ==

 Giavazzi, Francesco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. 
(EN) Francesco Giavazzi, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University. 
(FR) Pubblicazioni di Francesco Giavazzi, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation. 
 Registrazioni di Francesco Giavazzi, su RadioRadicale.it, Radio Radicale. 
 Pagina ufficiale sul sito web dell'Igier Bocconi, su didattica.unibocconi.eu.