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Testo di assaggio

Stefano Mantero

IL MARE
DI ARDESIA

De Ferrari Editore

Priette de ma

Priette
Ûn fìggieu o l’ha accuggéito in riva a-o
mâ
prïette colorae,
veddretti rotti,
legni, bruxae da-a sâ,
pe fâ, o dîva lë, unn-a çittae.
Ma o l’éa un angiëto
e allöa o l’ha faeto Zena.
E case, co-e prïette gianche e neigre;
creuze e montae, co-i tocchettin de mön;
e, co-i veddretti, i barcoin che o sö
o bruxa, in primma séia, in sciä collinn-a.

Vito E. Petrucci

Il vecchio della stazione
...seguito di una furibonda rissa con un capo squadra fosse stato licenziato. Nessuno però avanzava
ipotesi sul perché il Rosso dimorasse, senza apparente fastidio, per le strade.
Non era comunque inoperoso, si prestava di buon grado a dare una mano agli artigiani, ora
lavorando per il bottaio del Molo, ora per il maniscalco di S. Bernardo. Ne ricavava sempre qualche
palanca, che investiva principalmente nel mangiare o in qualche bevuta.
...
[Fine del testo di assaggio]


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