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Testo di assaggio

GAIO GIULIO CESARE

OPERE

A cura di
RAFFAELE CIAFFI e LUDOVICO GRIFFA

INTRODUZIONE

Sino alla pubblicazione dei «Commentari» del De Bello Gallico, che si pone comunemente nella primavera del 51, la letteratura romana non può vantare nessuna opera di grande valore storico.
La tradizione storiografica antica in Roma era alquanto scarsa, perché basata sugli Annali dei Pontefici o su nude elencazioni di fatti; quella più recente, dopo le guerre puniche e l’influsso della cultura
...vita e senso nel presente, da ogni inquinamento di volgarismi, di barbarismi, di metafore ardite, dal vezzo, purtroppo comune nelle persone colte, delle citazioni greche ad esprimere cose proprie del mondo latino.
È peccato che noi non possediamo di lui il De analogia, in cui sosteneva la tesi ch’era necessario mantenere nel linguaggio regole razionali e costanti e che contravvenendo ad esse si cadeva nell’errore.
Applicò la sua dottrina non solo nello scrivere, ma anche nel parlare.
...
[Fine del testo di assaggio]


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