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Testo di assaggio

GIOVANNI BIANCONI.

Un pessimo affare.
Il delitto Borsellino e le stragi
di mafia tra misteri e depistaggi.

Alle 16.58 del 19 luglio 1992 in via D'Amelio, a Palermo, scende la notte. Un'esplosione devasta la strada e le auto parcheggiate uccidendo il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. È l'attentato più annunciato della storia. A meno di due mesi dalla strage di Capaci in cui è morto Giovanni Falcone, senza che sia stato fatto nulla per evitarlo. E senza essere arrivati, trent'anni dopo, a una verità definitiva su mandanti e responsabili.
...e Loi. Traina e Li Muli sono rimasti in strada, l'agente Vullo è risalito sulla Croma per fare manovra ed essere pronto a guidare il corteo delle tre blindate al ritorno del giudice.
Ma ci sarebbe voluto un po' di tempo: Borsellino doveva ancora entrare, mentre spostava l'auto Vullo l'ha visto premere il pulsante del citofono. A tutte quelle macchine parcheggiate intorno, l'agente non pensava già più.
Poi all'improvviso è scesa la notte, anche se erano solo le 16.58 del 19 luglio 1992.
...
[Fine del testo di assaggio]


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