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Testo di assaggio

Cees Nooteboom
Il canto dell'essere
e dell'apparire

Titolo originale:
Een lied van schijn en wezen
Traduzione dall'olandese
e Introduzione di
Fulvio Ferrari
Copyright 1981
Cees Nooteboom
Copyright 1991
Iperborea s'r'l'
Milano
3a Edizione, febbraio 1995
Iperborea

^
Che senso ha scrivere, sovrapporre una realtà immaginata a quella
esistente, voler aggiungere una storia alle infinite che la vita non
fa che raccontare? E' questo l'assillante interrogativo che tormenta
«lo scrittore», protagonista del Canto dell'essere e dell'apparire.
...e l'esperienza degli uomini veri e vivi.
Di queste riflessioni, Nooteboom fa per la prima volta letteratura
in Il cavaliere è morto (1963), un libro singolare e complesso che un
critico definì «romanzo che non è un romanzo, che non può né vuole
esserlo». Il narratore parla in prima persona e apre il racconto
dicendo d'essersi assunto il compito di riordinare e completare gli
appunti di un altro scrittore, suo amico, morto mentre scriveva un
libro su uno scrittore morto.
...
[Fine del testo di assaggio]


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