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Pietro Citati
Sogni antichi e moderni
Per i Greci del tempo di Socrate, il sogno è il prodotto – e insieme il compagno segreto e inseparabile – di un’entità invisibile, racchiusa dentro ogni essere umano, chiamata «anima» (psyche). L’anima è il vero io, e Socrate dice che «bisogna prendersi cura di lei più di ogni altra cosa». E il sogno è la prova che l’anima ha in sé «qualcosa di divino». Quando il corpo giace nel sonno, l’anima ascolta voci prodigiose, percepisce odori soavi, scorge una luce meravigliosa, e le figure sacre appaiono maestose e benevole.
...così arduo: l’esperienza di Giobbe non è astratta o teologica, ma profondamente e drammaticamente religiosa; è un conoscere Dio momento per momento, via via che si esprime e si contraddice, si muove, scivola tra le mani, mentre noi stessi ci muoviamo e ci contraddiciamo nei suoi confronti.
Come il Faust di Goethe, il libro di Giobbe si svolge in due luoghi: in cielo e in terra. Nel cielo Dio è doppio o quasi doppio: vi è il vero Dio, che dice «sono Colui che sono», e i figli di Dio:
...
[Fine del testo di assaggio]
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