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il corsaro nero
rivista salgariana
di letteratura popolare
Settembre 2007
Periodico in supplemento al n. 36/37 di Yorick
autorizzazione n. 637 del Tribunale di Reggio Emilia del 31.1.1987
Redazione: Via Col di Lana n. 24, 42100 Reggio Emilia
Indirizzo email:yorickfantasy@yahoo.com
In collaborazione con la Biblioteca Civica di Verona
Direttore responsabile MassimoTassi
Direttori spirituali Raffaele Crovi, Claudio G. Fava, Mino Milani, Darwin Pastorin
Fondatori
Luciano Curreri, Roberto Fioraso, Fabrizio Foni,
Claudio Gallo, Caterina Lombardo,
Matteo Lo Presti, Donato Pascali, Massimo Tassi
In redazione
Giuseppe Bonomi, Luciano Curreri, Roberto Fioraso,
Fabrizio Foni, Claudio Gallo, Elena Salgari, Sonia Salgari,
MassimoTassi, PaoloTosini
Segretaria di redazione Paola Tiloca
scansione di Giovanni Forasacco, correzione di Giovanni e Maureen Forasacco.
Nota dello scansionatore.
la rivista, dopo la scansione, presentava una marea di errori. ho fatto il possibile per sistemarli. ho cercato di correggere anche le note provando ad inserirne il relativo numero nel testo dove o mancava o c'era uno sgorbio, spero di esserci riuscito. Editoriale
Da Emilio Salgari a Stephen King
Dopo aver dedicato uno spazio monografico
a Capuana, quindi al poliziesco e al noir, e successivamente alle feconde intersezioni
tra Cabina, D'Annunzio e Salgari, ecco la
volta del grande narratore statunitense
Stephen King. Una scelta che, agli occhi di
alcuni lettori, potrà apparire azzardata e
fuori luogo. A voler essere sinceri, infatti,
persino all'interno della redazione non sono
mancate perplessità e obiezioni. Perché,
dunque, il corsaro nero dovrebbe occuparsi
di Stephen King? La spiegazione più rapida
e sincera è: perché King è un narratore "popolare"
geniale, la cui instancabile creazione
di storie ha saputo conquistare milioni
di lettori. Proprio in quanto "salgariani"
(pertanto memori dello snobismo critico e
delle ingiuste accuse di sciatteria che ha
dovuto subire il nostro Emilio) dovremmo
mostrarci aperti e curiosi nei confronti di
un romanziere che ha ormai dato forma e
voce ai sogni, e più spesso agli incubi di più
generazioni, a prescindere dalle latitudini
geografiche, con volumi che - è proprio il
caso di dirlo - davvero «corrono trionfanti
per il mondo». D'altronde non è la prima
volta che vengono associati i nomi di Salgari
e King: a esempio, in una recensione di
"LG Argomenti" (n. i, gennaio-marzo 2007),
Fernando Rotondo ci ha mirabilmente anticipati,
inscrivendo lo scrittore americano
all'interno della grande tradizione avventurosa:
«Da Emilio Salgari a Stephen King?
Perché no? È proprio questo che si intende
fare [...] lungo le rotte dell'immaginario che
si muovono seguendo il soffio dello spirito
fantastico». E prima, per una felice e forse
lungimirante coincidenza, su uno stesso
numero di "Yorick" (n. 28/29, dicembre !999
- maggio 2000) troviamo due articoli prettamente
salgariani, ma anche una serie
d'interventi consacrati a King. È per l'appunto
con le parole d'uno di questi, a firma
Claudio Gallo, che cerchiamo di chiudere e
invogliarvi ulteriormente, precisando che
«King scrive per tutti, senza per questo rinunciare
alle sue ambizioni letterarie. Egli,
del resto, è anche un attento studioso della
grande letteratura popolare, del feuilleton o, per intenderci, del nostro romanzo d'appendice.
Certo, egli guarda principalmente
dentro la cultura di lingua inglese, e non
potrebbe essere altrimenti. Ma i referenti di
King sono gli autori che hanno saputo superare
tutte le barriere e tutti i confini tra
cultura alta e bassa, consapevoli di scrivere
per un pubblico vastissimo». Ordunque: sono
ancora così salde le vostre riserve?
Salgari e il mare
La letteratura di mare trova i suoi fondamenti
classici nell'Odissea e nel lungo e periglioso
viaggio di Ulisse nel Mediterraneo.
In tempi più recenti, autori come Joseph
Conrad, Daniel Defoe, Victor Hugo, Jack
London, Herman Melville, Edgar Allan Poe,
Robert Louis Stevenson e jules Verne,si sono
a loro volta misurati con questo tema, scrivendo
pagine memorabili. Si tratta di autori
cui Salgari si è ispirato, ricavandone numerosi
riferimenti.
Salgari distillò nelle sue appassionanti
trame tanto "materiali pre-narrativi" (storie
e cronache di viaggi transoceanici, resoconti
di naufragi, saggi di improntascientifica finalizzati alla conoscenza dell'ambiente
marino...) quanto la tradizione
classica e mitologica, dando forma a uno
stile inimitabile e generando un originale
filone italiano di avventura.- Fece questo
nei cicli più noti e amati, che vedevano dominanti
le figure di Sandokan e del Corsaro
Nero, ma anche in numerosi romanzi
considerati, a torto, minori e, soprattutto,
nei racconti.
...
[Fine del testo di assaggio]
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