Testo di assaggio

Domitilla Shaula Di Pietro

Sei ore e ventitré minuti


Settembre, è notte nella campagna toscana. Frida è irrequieta e ha voglia di camminare. Si sente sicura, conosce quei luoghi e non ha paura. Afferra uno scialle mentre il cellulare le sta squillando, non se ne accorge ed esce. Pochi passi, un rumore di foglie calpestate, e Frida viene afferrata da dietro, trascinata in un casolare, legata a un letto per sei ore e ventitré minuti. Se urla, l’ammazza, se non fa come dice lui, aumenta
...arrivata.» Osserva l’insegna sopra la porta d’ingresso. «Soffri di senilità precoce o cosa? Sento che mi sfugge un particolare.»
«Rob, devo fare una cosa.»
Mi fissa scettica, torna a guardare la facciata in mattoncini, poi si gira nuovamente verso di me e capisce. Il suo volto assume mille espressioni, poi sgrana gli occhi sgomenta.
«Oh no, Frida, no no, ti prego, no. Tesoro, non lo fare.» Dolcemente appoggia una mano sulla mia coscia.
«Devo.»
«No, non devi.»
«Devo!» Apro la portiera.
...
[Fine del testo di assaggio]


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