Testo di assaggio

Gianni Solla

Il ladro di quaderni

Tora e Piccilli (a nord di Caserta), settembre 1942. Davide trascorre le giornate, a volte anche la notte, coi maiali ai quali fa la guardia: li conosce così bene da chiamarli per nome. Zoppica dalla nascita, e per questo è deriso dai coetanei e maltrattato dal padre. Solo Teresa, che lavora nella corderia di famiglia e passa tutto il tempo libero a leggere, ha il coraggio di prendere le sue difese.
Davide non riesce a immaginare altra vita che quella a Tora. Teresa invece non fa che ripetere che un giorno se ne andrà lontano, e Davide sa che dice la verità.
...le giornate seduti in piazza dicevano che nelle parole è contenuta la verità oppure il suo contrario. Considerando la storia della mia famiglia, cominciando dai miei nonni paterni che lavoravano nella cava a Maddaloni, morti durante l’esplosione di dicembre, fino a me che sono nato con la gamba destra scalognata, non è difficile capire da quale lato leggere il significato del nostro cognome.
I maiali o li vendevamo al mercato o mio padre li ammazzava nello spiazzo davanti al capanno.
...
[Fine del testo di assaggio]


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