Testo di assaggio

Andreas Mitsu

L’AMANTE DI ANTIGONE
Confessioni di un vile

Una donna meravigliosa, Antigone. Un alberguccio infimo per amanti clandestini. Il ghigno satanico di un ricattatore. Un marito ufficiale di polizia, un uomo mostruoso dai baffi folti come una spazzola, che ricorda i soldati prussiani del XIX secolo, o i poliziotti di certi film di Charlot. E l’amante di Antigone, un uomo “fragile” come “una miniatura”, che si dibatte nell’indecisione, quasi convinto che gli sarà data un’altra vita
...“Sta succedendo qualcosa”, le dissi con una certa apprensione. “È la prima volta che mi guardi in questo modo”.

Le sfuggì una risata esageratamente forte.

Sapevo che quando cominciano gli sguardi insistenti, i silenzi, le risate difficili da spiegare, sta per accadere qualcosa di brutto.

“L’altro ieri è venuto in ambulatorio un tipo spaventoso”, mi annunciò. “Aveva i denti marci. Dovrò toglierglieli tutti”.

Sottolineò con enfasi la parola “tutti”, poi perse il filo e si distrasse.
...
[Fine del testo di assaggio]


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