Testo di assaggio

H. Albert Marvin:

LA RAGAZZA DEL TELEFONO

CAPITOLO I

L'AVVOCATO Farrell se ne stava seduto tutto solo, in un'ampia poltrona, nella stanza di soggiorno dell'appartamento che Rico Angelo occupava in un grande albergo di Chicago, e fissava cupamente lo sguardo oltre i cristalli della finestra, alla fredda notte buia. Persino seduto, appariva molto alto: snello, con il viso scarno, gli occhi neri, i lineamenti regolari, ma marcati sotto i capelli bruni. Senza l'amaro sarcasmo degli occhi, un poco troppo distanti l'uno dall'altro, sarebbe stato decisamente un bell'uomo.
...intorno uno sguardo distratto. Aveva tutta l'aria di essere discretamente ubriaco, ma non dava l'impressione dell'uomo che ha pianto. Anzi, a guardarlo, si sarebbe giurato che non avesse mai pianto una volta in tutta la sua vita.

«Mi occorre un altro bicchierino», dichiarò con la solita voce, profonda e roca, mentre attraversava pesantemente la stanza per avvicinarsi al piccolo bar sistemato in un angolo.

Farrell lo guardò senza parlare. Nessuno conosceva tanto bene Rico quanto lui.
...
[Fine del testo di assaggio]


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