Testo di assaggio

CARLO CASTELLANETA.
L'AMORE IMMAGINARIO.
MONDADORI EDITORE.
EDIZIONE 1998.

Il silenzio era così intenso che l'orecchio poteva percepire il ticchettio dei secondi sul tavolino da notte.
Non era mai un buon segno quando accadeva, perché poi non riusciva più a ignorarlo, quel microsuono delle lancette a una spanna dal cuscino, anzi più si sforzava di non ascoltarlo, e più ingigantiva nella sua mente, sebbene il meccanismo dell'orologio a pila non producesse abitualmente alcun rumore fino alla sveglia del mattino.
...davanti alla finestra aperta l'odore della neve, si sentiva pacificato, come se la magia del paesaggio urbano divenuto fiabesco agisse su di lui rassicurandolo che nulla di male poteva accadere, e che anzi  quell'empito meraviglioso non

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doveva andare disperso ma trasformarsi, durare, incidere positivamente nelle sue giornate tutte eguali.

Richiuse i vetri con un brivido di freddo.
In bagno indossò sopra il pigiama una vestaglia, tornò a sedersi in soggiorno e accese una sigaretta.
...
[Fine del testo di assaggio]


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