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Testo di assaggio

Pedro Chagas Freitas

ERA TE CHE CERCAVO

La pioggia si abbatte incessante sulla città nel caos dell’ora di punta. Sotto una coltre grigio scuro, Carlos, inzuppato da capo a piedi, sta scattando fotografie. Con un clic cerca di catturare l’anima delle persone nell’irripetibilità di pochi istanti.

All’improvviso, si accorge che l’obiettivo della sua reflex si posa con insistenza su una donna. Un attimo di smarrimento. Poi, con gli occhi carichi di inquietudine e le mani tremanti, mette a
...via di lì. Andare via prima che fosse troppo tardi o prima che fosse troppo presto. Prima che quell’immagine gli cambiasse la vita. Non sapeva da dove venisse, come fosse arrivata fin lì e con quali intenzioni. Sapeva che era lì, stranamente lì. Peggio ancora: poteva perfino non essere soltanto lì; poteva essere anche altrove, in altri posti come quello (la città procedeva normalmente, pacifica nel suo tumulto, estranea alla realtà di chi non sa cosa fare). Abbandonò il locale, l’immagine.
...
[Fine del testo di assaggio]


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