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Venerdì 17 maggio 2024


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Supplementi autore Ungaretti Giuseppe


GIUSEPPE UNGARETTI
Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888, da genitori lucchesi.
Ad Alessandria egli trascorre la giovinezza, entrando anche in contatto con la piccola colonia di anarchici toscani (tra i quali il romanziere Enrico Pea) che vivono in città.
La sua formazione culturale è tutta francese: Ungaretti si trasferisce infatti a Parigi nel 1912, e si laurea all'università della Sorbona.
Nel frattempo entra in contatto con letterati animati da un forte spirito avanguardistico (soprattutto Guillaum e Apollinaire).
Alcune sue poesie raccolte nell'"Allegria" (1919), ma il nucleo originario dell'opera è più antico, e risale al 1916 ("Il porto sepolto", un libretto stampato in pochi esemplari che confluirì poi nell'"Allegria.".
Il fatto che nel frattempo Ungaretti continui anche a far uscire poesie in francese mostra il suo legame profondo con quella cultura, il suo essere radicato in un clima culturale internazionale.
L'avvento del fascismo lo vede favorevole: egli ne aveva condiviso i principi sin dal 1919 e ne sarà a lungo un aperto sostenitore, tanto che la seconda edizione dell'"Allegria" reca una prefazione di Benito Mussolini.
Nel 1923 esce la seconda fondamentale opera di Ungaretti , "Sentimento del tempo", dove appare evidente un recupero della tradizione italiana, e tre anni dopo il poeta si trasferisce in Brasile, nella città di San Paolo, dove lavora come professore di italiano nella locale università.
Nel 1939 fa ritorno in Italia, dove insegna letteratura italiana moderna e contemporanea presso l'università di Roma.
Continua a curare nuove edizioni delle sue due opere e d intensifica l'attività di traduttore: alcune traduzioni di Ungaretti restano memorabili; si possono ricordare almeno quelle da Shakespeare, Blake e Racine.
Nel 1947 esce "Il dolore", seguito poi da "La terra promessa" (1950) e da "Un grido e paesaggi" (1952).
Le poesie de "Il dolore" sono ispirate soprattutto alla morte del figlio Antonietto, avvenuta a San Paolo nel 1939.
Il "Taccuino del vecchio" (1960) raccoglie le ultime importanti poesie di Ungaretti, che muore a Milano nel 1970, un anno dopo la raccolta di tutte le sue poesie nel volume "Vita d'un uomo".



Testo di assaggio


Ungaretti Giuseppe: Scelta di poesie
Grandezza del file: 34 kb
Informazioni sull'autore
Approfondimenti sull'opera

GIUSEPPE UNGARETTI.

TRASCRIZIONE ELETTRONICA - PER I NON VEDENTI - CURATA DA EZIO GALIANO.

«In nessuna / parte / di terra / mi posso / accasare». Questi versetti di
«Girovago», una lirica de L'Allegrìa scritta in Francia nel 1918, sono in un
certo senso l'emblema della vita di Ungaretti. Nacque ad Alessandria
d'Egitto nel 1888 da genitori lucchesi. Dagli otto ai sedici anni fu convit-
tore in un collegio della città; ma presto cominciarono le prime amicizie
con letterati ivi residenti, e soprattutto col conterraneo Enrico Pea, che
...retti e una disposizione spirituale che sta dentro di lui: il senso di
sofferta solitudine in cui si vive in questi versi. Ebbene proprio in
questa visione desertica si collocano isolati gli oggetti, con cui il poe-
ta entra in contatto. E il loro apparire improwiso, quasi in un clima
di distanza memoriale e di attesa infinita, suscita in lui ogni volta
sorpresa e amore: è come il ritrovamento di una realtà creduta
smarrita per sempre, di una presenza confortatrice.
...
[Fine del testo di assaggio]


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