Testo di assaggio

Carlo Betocchi, Ultimissime - Di quando in quando
1DI QUANDO IN QUANDO

21

La mia schietta natura è alla giornata:
ma il fondamento ne vien di lontano,
dalla comune povertà. Onde un brincello
di tempo, che è un brincello, mai
l'ho buttato via. E dissi, fitto,
quanto bastava a me, sotto la pioggia
della vita, o la sua grandine. Solo
di quando in quando, ora, da vecchio,
mi provo ancora a dir le mie parole:
e ben vedo che più di quel che sono
non so dire. Ché il resto che già dissi,
...l'ombra, poi il buio prendono campo.
Impassibile resta alla vicenda il tetto
davanti casa; e già d'una in altra
si numerano, nel placido raccogliersi,
le tegole: così, anche, fa i conti con se stessa
la vita; si risolve a tastarsi nelle sue
cicatrici; e in quel sospiro di pena
che ne emana c'è un respiro d'abisso;
e un suo profondo rendersi infinita,
sente, nell'incrudire su se stessa.

Carlo Betocchi, Ultimissime - Di quando in quando
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Fraterno tetto; cruda città;
...
[Fine del testo di assaggio]


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